Note di rilascio di Fedora

Fedora Documentation Project

Version 8.92 (2008-03-17)

Questo documento è rilasciato sotto i termini della Open Publication License. Per maggiori dettagli, leggere le note legali complete alla Sezione 3, «Legal Notice».

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul web

Queste note di rilascio possono essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime note di rilascio per Fedora Core.

Diario delle Revisioni
Revisione 8.92 2008-03-17 fdp

Note di rilascio per la versione preliminare di F9


1. Benvenuti in Fedora
2. Elementi culminanti per la versione
2.1. Visita guidata di Fedora
2.1.1. Sommario della versione
2.2. Novità in Fedora
2.2.1. Spins
2.2.2. Jigdo
2.2.3. Caratteristiche
2.3. Piano di sviluppo
3. Legal Notice
4. Suggerimenti
4.1. Fornire suggerimenti per il software Fedora
4.2. Fornire suggerimenti per le note di rilascio
5. Note d'installazione
5.1. Cambiamenti in Anaconda
5.2. Problemi relativi all'installazione
5.2.1. Nomi dei dispositivi IDE
5.2.2. IDE RAID
5.2.3. Installazione con NIC multiple e PXE
5.3. Problemi relativi all'aggiornamento
5.3.1. Limite di partizioni del driver SCSI
5.3.2. Le partizioni del disco devono essere etichettate
5.3.3. Aggiornamenti contro nuove installazioni
5.4. Problema di kickstart con HTTP
6. Note specifiche sull'architettura
6.1. Supporto multiarch di RPM sulle piattaforme a 64-bit (x86_64, ppc64)
6.2. Specifiche PPC per Fedora
6.2.1. Requisiti hardware per PPC
6.2.2. Pagine da 4 KiB su macchine a 64-bit
6.2.3. La tastiera Apple
6.2.4. Note di installazione PPC
6.2.5. Pacchetti specifici PPC
6.3. Specifiche x86 per Fedora
6.3.1. Requisiti hardware per x86
6.4. Specifiche x86_64 per Fedora
6.4.1. Requisiti hardware per x86_64
7. Immagini live Fedora
7.1. Immagini disponibili
7.2. Informazioni d'uso
7.3. Installazione in modo testo
7.4. Installazione diretta
7.4.1. Avvio da USB
7.4.2. Persistenza live USB
7.4.3. Cambiamenti degli strumenti
7.4.4. Differenze da una installazione Fedora regolare
8. Note sui pacchetti
8.1. Utilità per la scheda audio
8.2. Perl
8.3. Cambiamenti di yum
8.4. pam_mount
8.5. TeXLive
8.6. LTSP
8.7. Pacchetti di utilità
8.8. Interazione pilot-link ed HAL/PolicyKit
8.9. Informazioni legali
9. Kernel Linux
9.1. Versione
9.2. Changelog
9.3. Tipi di kernel
9.4. Preparazione allo sviluppo del kernel
9.5. Segnalare gli errori
10. Fedora desktop
10.1. GNOME
10.1.1. Gvfs
10.1.2. GNOME Display Manager
10.2. KDE
10.2.1. Cambiamenti nel workspace
10.2.2. Cambiamenti nei pacchetti e nelle applicazioni
10.3. Bluetooth
10.4. XULRunner
10.5. Browser web
10.5.1. Abilitare il plugin Flash
10.6. Disabilitare l'altoparlante del PC
10.7. Applet orologio internazionale
10.8. Dizionari consolidati
10.9. Compiz
10.10. Driver vmmouse
11. File systems
11.1. Anteprima ext4
12. Web server
12.1. PostgreSQL DBD Driver
12.2. Applicazioni TurboGears
12.3. Drupal
13. Mail server
13.1. Sendmail
14. Sviluppo software
14.1. Strumenti
14.1.1. Collezione di compilatori GCC
14.1.2. Eclipse
15. Sicurezza
15.1. Sviluppi sulla sicurezza
15.2. Supporto per le password SHA-256 ed SHA-512
15.3. FORTIFY_SOURCE esteso per coprire maggiori funzionalità
15.4. Sviluppi su SELinux
15.5. Comportamento predefinito del Firewall
15.6. Informazioni generali
15.7. SELinux
15.8. Free IPA
16. Java
16.1. OpenJDK
16.2. OpenJDK sostituisce IcedTea
16.3. Gestire le applet Java
16.4. Gestire le applicazioni Web Start
16.5. Fedora e JPackage
17. Servizi di sistema
17.1. Upstart
17.2. NetworkManager
18. Multimedia
18.1. Lettori multimediali
18.2. I formati Ogg e Xiph.Org Foundation
18.3. MP3, DVD ed altri formati multimediali esclusi
18.4. Authoring e masterizzazione di CD e DVD
18.5. Screencast
18.6. Supporto esteso mediante i plugin
19. Giochi ed intrattenimento
20. Virtualizzazione
20.1. Miglioramenti sull'integrazione del kernel
20.2. Migliorata gestione dello storage
20.3. Integrazione PolicyKit
20.4. Migliorata autenticazione remota
20.5. Altri miglioramenti
21. X Window System (Grafica)
21.1. Avvio e spegnimento di X più veloce
21.2. Cambiamenti della configurazione di X
21.3. Driver video di terze parti
22. Server database
22.1. MySQL
22.1.1. Driver DBD
22.2. PostgreSQL
23. Internazionalizzazione (i18n)
23.1. Copertura delle lingue
23.1.1. Installazione del supporto alle lingue
23.1.2. Transifex
23.2. Font
23.2.1. Font cinesi
23.2.2. Font indiani
23.2.3. Font giapponesi
23.2.4. Font nepali
23.2.5. Font thailandesi
23.3. Metodi di input
23.3.1. im-chooser
23.3.2. Tasti di scelta rapida SCIM
23.3.3. scim-python
23.3.4. scim-python-chinese
24. Compatibilità con il passato
24.1. Compatibilità del compilatore
24.2. Librerie / Piattaforma di sviluppo KDE 3
25. Cambiamenti nei pacchetti
26. Fedora Project
27. Colophon
27.1. Contributori
27.2. Metodi di produzione

1. Benvenuti in Fedora

Il Fedora Project è un progetto open source sponsorizzato da Red Hat e supportato dalla comunità. Il suo obbiettivo è il rapido progresso di software e contenuti liberi ed open source. Il Fedora Project fa uso di forum pubblici, processi aperti, innovazione rapida, meritocrazia, e trasparenza nel tentativo di conseguire il miglior sistema operativo e la migliore piattaforma che i software liberi ed open source possano fornire.

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

[Importante] Vecchie note di rilascio sul Web

Se si sta migrando da una versione di Fedora più vecchia di quella immediatamente precedente a questa, si dovrà fare riferimento alle vecchie Note di rilascio per informazioni aggiuntive. E' possibile trovare le vecchie note di rilascio su http://docs.fedoraproject.org/release-notes/.

E' possibile aiutare la comunità del Fedora Project nel continuare a migliorare Fedora inviando segnalazioni d'errore e richieste di nuove funzionalità. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests per maggiori informazioni sugli errori. Grazie per la partecipazione.

Per trovare ulteriori informazioni generali su Fedora, fare riferimento alle seguenti pagine web:

[Nota] Link alla documentazione

Molti link potrebbero non funzionare correttamente nell'ambiente di installazione, a causa di restrizioni sulle risorse. Le note di rilascio sono consultabili anche al termine dell'installazione come pagina predefinita del browser Web. Se si è connessi ad internet, usare questi links per trovare altre utili informazioni su Fedora e la comunità che la crea e la supporta.

2. Elementi culminanti per la versione

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

2.1. Visita guidata di Fedora

Una visita guidata ricca di immagini e video di questa nuova entusiasmante versione è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Tours/Fedora9.

2.1.1. Sommario della versione

Per un sommario meno tecnico e più amichevole dei cambiamenti importanti in questa versione, fare riferimento a:

http://fedoraproject.org/wiki/Releases/9/ReleaseSummary

2.2. Novità in Fedora

Questa versione include nuove significative versioni di molti prodotti chiave e tecnologie. Le seguenti sezioni forniscono una breve panoramica dei principali cambiamenti dall'ultima versione di Fedora.

2.2.1. Spins

Fedora include diverse spin differenti, che sono varianti di Fedora create da uno specifico gruppo di pacchetti software. Ciascuna spin possiede una combinazione di software adatta alle esigenze di uno specifico tipo di utente finale. Oltre ad una piccolissima immagine boot.iso per l'installazione via rete, gli utenti hanno le seguenti scelte di spin:

  • Un immagine regolare per gli utenti desktop, workstation e server. Questa spin fornisce un metodo di aggiornamento ottimale ed un ambiente noto agli utenti delle precedenti versioni di Fedora.

  • Una delle diverse immagini Live che possono essere avviate da un disco o dispositivo flash USB, e se lo si desidera possono essere installate su disco rigido. Fare riferimento alla sezione "Live" per maggiori informazioni sulle immagini Live.

Altre spin personalizzate sono disponibili su http://spins.fedoraproject.org. Queste immagini Live possono essere usate su dispositivi USB mediante l'utilità livecd-iso-to-disk disponibile nel pacchetto livecd-tools.

2.2.2. Jigdo

Le diverse versioni di Fedora sono anche disponibili via Jigdo. Questo metodo di distribuzione può migliorare la velocità di scaricamento delle immagini ISO di installazione. Invece di attendere il completamento dei download torrent, Jigdo ricerca i mirror più veloci che può trovare attraverso l'infrastruttura Fedora Project Mirror Manager, ed esegue il download dei frammenti mancanti da questi mirror. Per ottimizzare la ricerca di questi frammenti, si può dire a Jigdo di scansionare un DVD o un CD di cui si dispone, ed eliminare i download ridondanti. Questa caratteristica diventa particolarmente utile se:

  1. Si esegue il download di tutte le versioni di test e quindi si desidera ottenere la versione finale, in questo caso si dispone già del 90% dei dati per ciascun download successivo.

  2. Si esegue il download sia del DVD che del gruppo di CD, in tal caso il DVD contiene il 95% dei dati necessari al gruppo di CD.

  3. Si esegue il download di qualsiasi combinazione citata in precedenza.

2.2.3. Caratteristiche

  • Questa versione presenta GNOME 2.22. GNOME ora include un utilità per la creazione di foto e video con la webcam chiamata Cheese, migliorato supporto di rete, una nuova applet orologio internazionale, il supporto per Google Calendar ed etichette personalizzabili in Evolution, un nuovo visualizzatore per i desktop remoti, migliorate caratteristiche di accessibilità, e l'integrazione di PolicyKit.

  • KDE 4.0.3 è disponibile sia nell'immagine KDE Live sia nel DVD regolare.

  • Xfce 4.4.2 è disponibile come parte di questa versione.

  • NetworkManager 0.7 fornisce un supporto migliorato per la banda larga mobile, inclusi i dispositivi GSM e CDMA, ed ora supporta molteplici dispositivi ed il networking ad-hoc per la condivisione delle connessioni. Ora è abilitato per impostazione predefinita sulle installazioni da DVD, CD, rete, ed immagini Live.

  • Il programma di installazione Fedora, Anaconda, supporta ora il ridimensionamento della partizioni per i filesystem ext2/3 ed NTFS, la creazione e l'installazione su filesystem criptati, modalità di ripristino migliorata con FirstAidKit, locazioni indipendenti per il secondo stage del programma ed i pacchetti software. Un immagine boot.iso più grande e ridisegnata, in parte per questa ragione, presenta un programma di installazione di secondo stage.

  • Le immagini Live USB supportano ora la persistenza, affinché i dati e le impostazioni utente possano essere preservate dopo il riavvio.

  • PackageKit, un nuovo gruppo di strumenti grafici e per la console per la gestione multi distribuzione del software, è installato per impostazione predefinita in questa versione di Fedora. Il programma grafico di aggiornamento PackageKit è disponibile al posto di Pup. Grazie a PackageKit , le prestazioni di yum sono state significativamente migliorate.

  • FreeIPA rende più facili l'amministrazione dell'auditing, dei processi di gestione dell'identità e delle policy, fornendo interfacce basate sul web ed a linea di comando e strumenti gestionali per facilitare l'amministrazione del sistema. FreeIPA combina la potenza del Fedora Directory Server con FreeRADIUS, MIT Kerberos, NTP e DNS per fornire una facile e pronta soluzione.

  • Ext4, la prossima versione del maturo e stabile filesystem ext3 in questa versione è disponibile come opzione. Ext4 presenta migliori prestazioni, capacità di storage più elevata e diverse altre nuove caratteristiche.

  • Questa versione di Fedora usa Upstart, un demone basato sugli eventi, al posto di /sbin/init.

  • Firefox 3 ha diverse grandi migliorie che includono un look and feel nativo, l'integrazione con il desktop, la nuova posizione per i bookmarks, ed una barra degli indirizzi rielaborata.

  • L'ambiente Java completamente gratuito ed open source OpenJDK 6 è installato per impostazione predefinita. IcedTea 7, derivato da OpenJDK 1.7, non è più il predefinito. IcedTea include un plugin per i browser basato su GCJ, che è disponibile sia per le architetture x86 che x86_64. GCJ è ancora predefinito sull'architettura PPC.

  • OpenOffice.org 2.4, con molte nuove caratteristiche, è disponibile come componente di Fedora 9.

  • Fedora ora include Perl 5.10.0, che presenta una minor richiesta di memoria ed altri miglioramenti.

  • Fedora ora include TeXLive per sostituire la vecchia, non più mantenuta distribuzione TeX.

  • Fedora 9 presenta un nuovo kernel basato sulla versione 2.6.25.

  • I crash del kernel possono essere automaticamente segnalati a http://www.kerneloops.org/ e diagnosticati in modo amichevole mediante il pacchetto kerneloops installato per impostazione predefinita. le firme dei crash sono comunemente riferite come oops in Linux.

  • Il lavoro sull'avvio e l'arresto in X ha prodotto migliorie degne di nota.

2.3. Piano di sviluppo

I piani proposti per la prossima versione di Fedora sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/RoadMap.

3. Legal Notice

Copyright (c) 2007 by Red Hat, Inc. and others. This material may be distributed only subject to the terms and conditions set forth in the Open Publication License, v1.0, available at http://www.opencontent.org/openpub/.

The Fedora Art Project created the admonition graphics (note, tip, important, caution, and warning). Tommy Reynolds created the callout graphics. They all may be freely redistributed with documentation produced for the Fedora Project.

FEDORA, FEDORA PROJECT, and the Fedora Logo are trademarks of Red Hat, Inc., are registered or pending registration in the U.S. and other countries, and are used here under license to the Fedora Project.

Red Hat and the Red Hat "Shadow Man" logo are registered trademarks of Red Hat Inc. in the United States and other countries.

All other trademarks and copyrights referred to are the property of their respective owners.

Documentation, as with software itself, may be subject to export control. Read about Fedora Project export controls at http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Export.

4. Suggerimenti

Vi ringraziamo per il tempo speso nel fornire commenti, suggerimenti, e segnalazioni d'errore alla comunità Fedora. Così facendo, ci aiutate a migliorare lo stato di Fedora, Linux, ed il software libero nel mondo.

4.1. Fornire suggerimenti per il software Fedora

Per fornire suggerimenti sul software Fedora od altri elementi di sistema, si prega di fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests. Un elenco degli errori e problemi più comuni per questa versione è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Bugs/F9Common.

4.2. Fornire suggerimenti per le note di rilascio

[Importante] Suggerimenti per le sole note di rilascio

Questa sezione concerne i suggerimenti alle stesse note di rilascio.

Se si ritiene che queste note possano essere migliorate in qualche modo, è possibile inviare suggerimenti direttamente agli autori. Ci sono diversi modi per farlo, in ordine di preferenza:

  1. Se si possiede un account Fedora, editare il contenuto direttamente su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats.

  2. Compilare una segnalazione d'errore usando questo template: http://tinyurl.com/nej3u - Questo link è SOLO per i suggerimenti sulle note di rilascio stesse. Fare riferimento all'ammonizione precedente per i dettagli.

  3. Inviare un messaggio email a relnotes@fedoraproject.org.

5. Note d'installazione

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

[Importante] Fedora Installation Guide

Per saperne di più su come installare Fedora, fare riferimento a http://docs.fedoraproject.org/install-guide/.

[Suggerimento] Problematiche d'installazione non trattate in queste note di rilascio

Se durante l'installazione si incontra un problema o si ha una domanda non trattata in queste note di rilascio, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FAQ e http://fedoraproject.org/wiki/Bugs/Common.

Anaconda è il nome del programma di installazione di Fedora. Questa sezione descrive le problematiche relative ad Anaconda ed all'installazione di Fedora 9.

[Nota] Scaricare file di grandi dimensioni

Se si intende scaricare l'immagine ISO DVD di Fedora, bisogna tenere a mente che non tutti gli strumenti di download possono scaricare file più grandi di 2GiB. Gli strumenti senza questa limitazione includono wget 1.9.1-16 o superiore, curl e ncftpget. BitTorrent è un altro metodo per scaricare file di grandi dimensioni. Per informazioni su come ottenere ed usare il file torrent fare riferimento a http://torrent.fedoraproject.org/.

Anaconda controlla l'integrità dei media d'installazione per impostazione predefinita. Questa funzione può essere utilizzata con i metodi di installazione CD, DVD, ISO su disco rigido, ed ISO via NFS. Il Fedora Project raccomanda di eseguire il test di tutti i media prima di cominciare il processo d'installazione, e prima di inviare qualsiasi segnalazione d'errore inerente l'installazione. Molti degli errori inviati sono attualmente dovuti a CD o DVD masterizzati inappropriatamente.

La funzione mediacheck è molto sensibile, e può ritenere errati alcuni dischi utilizzabili. Questo risultato è spesso causato dal software di scrittura del disco che non include il padding quando vengono creati dischi dai file ISO. Per usare questo test, all'avvio si prema qualsiasi tasto per entrare nei menù. Quindi premere il tasto Tab, aggiungere l'opzione mediacheck all'elenco dei parametri, e premere Invio.

Dopo aver completato la funzione mediacheck con successo, eseguire un riavvio per ripristinare il sistema al suo stato normale. Su molti sistemi questo porta ad un processo di installazione da disco più veloce. Al riavvio è possibile saltare l'opzione mediacheck.

[Importante] BitTorrent verifica automaticamente l'integrità dei file

Se si usa BitTorrent, qualsiasi file scaricato è automaticamente validato. Quando il download di un file è completato, non è necessario verificarlo. Comunque, una volta masterizzato il CD, si dovrà lo stesso usare mediacheck per verificare l'integrità del media.

Per effettuare un test sulla memoria prima di installare Fedora, premere un tasto qualsiasi per entrare nel menù di avvio, quindi selezionare Test della memoria. Questa opzione eseguirà l'avvio esclusivo del software di verifica della memoria Memtest86 invece di Anaconda. Le verifiche di Memtest86 continueranno fin quando non verrà premuto il tasto Esc.

[Nota] Disponibilità di Memtest86

Eseguire il boot dall'Installation Disc 1, da DVD, o da un rescue CD per usare questa caratteristica.

Fedora 9 supporta installazioni grafiche FTP ed HTTP. Comunque, l'immagine d'installazione deve essere contenuta in RAM o su uno storage locale come l'Installation Disc 1. Perciò solo i sistemi con più di 192MiB di RAM od i sistemi avviati dall'Installation Disc 1, possono usare il programma d'installazione grafico. I sistemi con 192MiB di RAM o inferiore verranno automaticamente portati ad usare il programma d'installazione testuale. Se si preferisce usare il programma d'installazione testuale, scrivere linux text al boot: prompt.

5.1. Cambiamenti in Anaconda

  • Supporto integrato per il ridimensionamento delle partizioni ext2, ext3, ed ntfs.

  • Supporto per l'installazione su dispositivi a blocchi criptati, incluso il filesystem root.

  • Una consolidata immagine ISO per l'avvio dalla rete, sostituisce le vecchie boot.iso, diskboot.img, e rescuecd.iso.

  • La locazione del programma di installazione di secondo stage è ora indipendente dalla locazione dei pacchetti software.

  • Installazione nativa su macchine x86 ed x86_64 usando EFI ed avviando via grub.

  • La verifica ed il rilevamento hardware sono basati su HAL ed udev.

  • Supporto per la persistenza nelle immagini Live su media USB flash.

5.2.1. Nomi dei dispositivi IDE

I file speciali /dev/hdX per i drive IDE su i386 ed x86_64 sono stati cambiati in /dev/sdX. Vedere le note sull'importanza dell'etichettatura dei dispositivi per gli aggiornamenti da versioni precedenti a Fedora 7, e le limitazioni sulle partizioni.

5.2.2. IDE RAID

Non tutti i controller RAID IDE sono supportati. Se il controller RAID non è ancora supportato da dmraid, si potrebbero combinare i dischi in un array RAID configurando il Linux software RAID. Per i controller supportati, configurare le funzionalità RAID nel BIOS del computer.

5.2.3. Installazione con NIC multiple e PXE

Su alcuni server con molteplici interfacce di rete, eth0 potrebbe non essere assegnato alla prima interfaccia di rete riconosciuta dal BIOS; ciò può causare che il programma d'installazione tenti di usare un'interfaccia di rete differente da quella usata da PXE. Per cambiare questo comportamento, usare quanto segue nei file di configurazione in pxelinux.cfg/*:

IPAPPEND 2 
APPEND ksdevice=bootif

Le opzioni di configurazione sopraelencate fanno sì che il programma d'installazione usi la stessa interfaccia di rete usata dal BIOS e PXE. E' possibile inoltre usare la seguente opzione:

ksdevice=link 

Questa opzione fa si che il programma d'installazione usi il primo dispositivo di rete che trova collegato ad uno switch.

Fare riferimento ad http://fedoraproject.org/wiki/DistributionUpgrades per maggiori dettagli sulle procedure raccomandate di aggiornamento di Fedora.

5.3.1. Limite di partizioni del driver SCSI

Mentre i vecchi driver IDE supportavano fino a 63 partizioni per dispositivo, i dispositivi SCSI sono limitati a 15 partizioni. Anaconda usa il nuovo driver libata allo stesso modo del resto di Fedora, perciò non è in grado di rilevare più di 15 partizioni per disco IDE durante il processo di installazione o aggiornamento.

Se si sta aggiornando un sistema con più di 15 partizioni, si dovranno migrare i dischi al Logical Volume Management (LVM). Questa restrizione può causare conflitti con altri sistemi installati se non supportano LVM. Le più moderne distribuzioni Linux supportano LVM, ed i driver sono disponibili anche per altri sistemi operativi.

5.3.2. Le partizioni del disco devono essere etichettate

Un cambiamento nel modo in cui il kernel di linux gestisce i dispositivi di storage ha fatto sì che i dispositivi come /dev/hdX o /dev/sdX possano differire dai valori utilizzati nelle versioni precedenti. Anaconda risolve questo problema affidandosi alle etichette sulle partizioni. Se queste etichette non sono presenti, allora Anaconda presenta un avvertimento che indica che la partizione deve essere etichettata e che l'aggiornamento non può procedere. I sistemi che usano il Logical Volume Management (LVM) ed il device mapper solitamente non necessitano di rietichettatura.

5.3.2.1. Controllare le etichette sulle partizioni del disco

Per vedere le etichette sulle partizioni, avviare il sistema Fedora esistente, ed immettere quanto segue nel prompt di un terminale:

/sbin/blkid

Confermare che ogni linea di volume nella lista abbia un valore LABEL=come mostrato qui sotto:

/dev/hdd1: LABEL="/boot" UUID="ec6a9d6c-6f05-487e-a8bd-a2594b854406" SEC_TYPE="ext2" TYPE="ext3"
5.3.2.2. Aggiornare le voci dei mount dei file system

Se qualche etichetta di filesystem è stata aggiunta o modificata, allora le voci dei dispositivi presenti in /etc/fstab devono essere aggiornate per coincidere:

su -c "cp /etc/fstab /etc/fstab.orig"
su -c "gedit /etc/fstab"

Un esempio di montaggio per etichetta è:

LABEL=f7-slash  /  ext3  defaults  1 1
5.3.2.3. Aggiornare la voce della root del kernel in grub.conf

Se l'etichetta per il filesystem / (root) è stata modificata, deve essere modificato anche il parametro di avvio del kernel nel file di configurazione di grub:

su -c "gedit /boot/grub/grub.conf"

Una linea di esempio di grub per il kernel corrispondente è:

kernel /vmlinuz-2.6.20-1.2948.fc6 ro root=LABEL=f7-slash rhgb quiet
5.3.2.4. Provare i cambiamenti fatti alle etichette

Se le etichette delle partizioni sono state cambiate, o il file /etc/fstab modificato, riavviare il sistema Fedora esistente per confermare che tutte le partizioni vengano ancora montate normalmente ed il login abbia successo. Al termine della verifica, riavviare con il media di installazione per far partire il programma di installazione e cominciare l'aggiornamento.

5.3.3. Aggiornamenti contro nuove installazioni

In generale, le installazioni fresche sono raccomandate rispetto agli aggiornamenti, in particolare per i sistemi che includono software di repositori di terze parti. Pacchetti di terze parti rimanenti da installazioni precedenti, potrebbero non funzionare come ci si aspetta su un sistema Fedora aggiornato. Se si decide di eseguire comunque un aggiornamento, le seguenti informazioni potranno essere d'aiuto:

  • Prima di aggiornare, eseguire il back up completo del sistema. In particolare, preservare /etc, /home, ed eventualmente /opt e /usr/local se vi sono installati pacchetti personalizzati. Si potrebbe usare un approccio multi-boot con un "clone" della vecchia installazione su partizione(i) alternativa(e) come ripiego. In tal caso, creare un media di avvio alternativo, come un floppy GRUB.

    [Suggerimento] Backup della configurazione del sistema

    Il backup delle configurazioni in /etc è anche utile per ricostruire le impostazioni di sistema dopo un installazione fresca.

  • Dopo aver completato l'aggiornamento, eseguire il comando:

    rpm -qa --last > RPMS_by_Install_Time.txt 
    

    Ispezionare la fine dell'output per i pacchetti con data antecedente all'aggiornamento. Rimuovere o aggiornare questi pacchetti dal repositorio di terze parti, od altrimenti gestirli come risulti necessario. Alcuni pacchetti installati in precedenza potrebbero non essere più disponibili in nessun repositorio configurato. Per mostrare tutti questi pacchetti, usare il seguente comando:

    su -c "yum list extras"

5.4. Problema di kickstart con HTTP

Quando si usa un file di configurazione kickstart via HTTP, il recupero del file kickstart potrebbe fallire con un errore che indica che il file non può essere recuperato. Cliccare il bottone OK diverse volte senza fare modificazioni per superare con successo questo errore. Come rimedio, usare uno degli altri metodi supportati per recuperare le configurazioni di kickstart.

6. Note specifiche sull'architettura

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Questa sezione fornisce note specifiche per le architetture hardware supportate da Fedora.

6.1. Supporto multiarch di RPM sulle piattaforme a 64-bit (x86_64, ppc64)

RPM supporta l'installazione parallela dello stesso pacchetto per molteplici architetture. L'elenco dei pacchetti installati restituito da rpm -qa potrebbe mostrare pacchetti duplicati, poiché l'architettura non viene visualizzata. Usare invece il comando repoquery, incluso nel pacchetto yum-utils, che per impostazione predefinita mostra l'architettura di ogni pacchetto. Per installare yum-utils, eseguire il seguente comando:

su -c "yum install yum-utils"

Per elencare tutti i pacchetti con le loro architetture usando rpm, eseguire il seguente comando:

rpm -qa --queryformat "%{name}-%{version}-%{release}.%{arch}\n"

E' possibile aggiungere questo comando in /etc/rpm/macros (per impostarlo a livello globale) o ~/.rpmmacros (per impostarlo a livello utente). La query predefinita verrà modificata per mostrare l'architettura:

%_query_all_fmt      %%{name}-%%{version}-%%{release}.%%{arch}

6.2. Specifiche PPC per Fedora

Questa sezione fornisce informazioni specifiche su Fedora e la piattaforma hardware PPC.

6.2.1. Requisiti hardware per PPC

6.2.1.1. Processore e memoria

  • CPU Minima: PowerPC G3 / POWER3

  • Fedora 9 supporta solo la generazione "New World" degli Apple Power Macintosh, venduti a partire dal 1999. Comunque la generazione "Old World" potrebbe funzionare, essa richiede uno speciale bootloader che non è incluso nella distribuzione Fedora.

  • Fedora 9 supporta anche gli IBM RS/6000, pSeries, iSeries e gli elaboratori Cell Broadband Engine.

  • Fedora 9 supporta anche la PlayStation 3 di Sony e gli elaboratori Genesi Pegasos II ed Efika.

  • Fedora 9 include nuovo supporto hardware per gli elaboratori P.A. Semiconductor 'Electra'.

  • Raccomandati per la modalità testo: G3 a 233 MHz o superiori, 128MiB di RAM.

  • Raccomandati per la modalità grafica: G3 a 400 MHz o superiori, 256MiB di RAM.

6.2.1.2. Spazio su disco rigido

L'installazione completa dei pacchetti può occupare oltre 9 GB di spazio disco. La grandezza finale è interamente determinata dalla spin prescelta ed i pacchetti selezionati per l'installazione. Altro spazio disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla dimensione del file /Fedora/base/stage2.img (sull'Installation Disc 1) più la dimensione dei file in /var/lib/rpm sul sistema installato.

In termini pratici, la richiesta di spazio disco aggiuntivo può variare da 90MiB per un'installazione minima ad un massimo di 175MiB per l'installazione massima.

Ulteriore spazio è richiesto per i dati utente; inoltre, almeno il 5% di spazio libero dovrà essere riservato affinché il sistema funzioni correttamente.

6.2.2. Pagine da 4 KiB su macchine a 64-bit

Dopo una breve sperimentazione con pagine da 64KiB in Fedora Core 6, il kernel PowerPC64 è stato riportato alle pagine da 4KiB. Il programma d'installazione dovrebbe riformattare qualsiasi partizione di swap automaticamente durante l'aggiornamento.

6.2.3. La tastiera Apple

Il tasto Option sui sistemi Apple è equivalente al tasto Alt sui PC. Dove la documentazione o il software d'installazione si riferiscono al tasto Alt, si usi il tasto Option. Per alcune combinazioni di tasti si potrebbe avere bisogno di usare il tasto Option assieme al tasto Fn, come ad esempio Option+Fn+F3 per passare al terminale virtuale tty3.

6.2.4. Note di installazione PPC

Il Fedora Installation Disc 1 è avviabile sull'hardware supportato. E' inoltre disponibile un'immagine di CD avviabile nella directory images/ di questo disco. Queste immagini si comportano differentemente a seconda del sistema hardware che si sta utilizzando:

  • Nella maggior parte dei casi, il bootloader avvia automaticamente il programma di installazione appropriato a 32-bit o a 64-bit dal disco di installazione.

  • IBM pSeries (POWER4/POWER5) a 64 bit, modelli iSeries attuali. Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, il bootloader yaboot avvierà automaticamente il programma di installazione a 64-bit.

  • IBM "Legacy" iSeries (POWER4). I cosidetti modelli "Legacy" iSeries, che non usano OpenFirmware, richiedono l'uso dell'immagine di avvio che si trova nella directory images/iSeries dell'albero di installazione.

  • 32-bit CHRP (IBM RS/6000 ed altri). Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, selezionare l'immagine di avvio linux32 al prompt boot: per avviare il programma di installazione a 32-bit. Altrimenti, verrà avviato il programma di installazione a 64-bit che fallirà.

  • Genesi Pegasos II / Efika 5200B. Il kernel di Fedora supporta sia i Pegasos che gli Efika senza la necessità di utilizzare il "Device Tree Supplement" da powerdeveloper.org. Comunque, la mancanza del supporto completo per ISO9660 nel firmware significa che l'avvio da yaboot dal CD non è possibile. Avviare invece l'immagine 'netboot', sia dal CD che dalla rete. A causa della grandezza dell'immagine, si dovrà impostare la variabile del firmware load-base per caricare i file in un indirizzo alto tipo 32MiB invece del predefinito 4MiB:

    setenv load-base 0x2000000

    Al prompt di OpenFirmware, digitare il seguente comando per avviare l'aggiornamento Efika, se necessario o l'immagine netboot dal CD:

    boot cd: /images/netboot/ppc32.img

    O dalla rete:

    boot eth ppc32.img

    Sarà necessario configurare manualmente OpenFirmware per rendere avviabile il sistema Fedora appena installato. Impostare correttamente le variabili d'ambiente boot-device e boot-file per caricare yaboot dalla partizione /boot. Ad esempio, un installazione predefinita potrà richiedere quanto segue:

    setenv boot-device hd:0 
    setenv boot-file /yaboot/yaboot
    setenv auto-boot? true
    
  • PA Semi Electra. Il firmware Electra non supporta ancora yaboot; per eseguire l'installazione su Electra, è possibile avviare l'immagine netboot ppc64.img. Dopo l'installazione, si dovrà configurare manualmente il firmware per caricare il kernel installato e l'initrd dalla partizione /boot. Fare riferimento alla documentazione del firmware per ulteriori dettagli.

  • Sony PlayStation 3. Per l'installazione su PlayStation 3, si aggiorni innanzitutto il firmware alla versione 1.60 o successiva. Il boot loader "Other OS" deve essere installato nella flash, seguendo le istruzioni disponibili su http://www.playstation.com/ps3-openplatform/manual.html. Un immagine di boot loader adatta si può trovare sul CD "ADDON" di Sony, disponibile su ftp://ftp.kernel.org/pub/linux/kernel/people/geoff/cell/.

    Una volta installato il boot loader, la PlayStation 3 dovrebbe essere in grado di avviarsi dal media di installazione Fedora. Si noti che l'installazione di rete è più efficiente usando NFS, poiché impiega meno memoria dei metodi FTP o HTTP. Usando l'opzione text si riduce ulteriormente l'ammontare della memoria impiegata dal programma di installazione.

    Per ottenere maggiori informazioni su Fedora e la PlayStation3 o su Fedora per PowerPC in generale, partecipare alla mailing list Fedora-PPC o al canale #fedora-ppc su FreeNode.

  • Avvio dalla rete. Le immagini combinate contenenti il kernel di installazione ed il ramdisk si trovano nella directory images/netboot/ dell'albero di installazione. Queste immagini sono state create per il boot di rete con TFTP, ma possono anche essere utilizzate per altri scopi.

    Il loader yaboot supporta l'avvio TFTP per IBM pSeries ed Apple Macintosh. Il Fedora Project incoraggia l'uso di yaboot rispetto alle immagini netboot.

6.2.5. Pacchetti specifici PPC

Il pacchetto ppc64-utils è stato suddiviso in pacchetti individuali per riflettere la pacchettizzazione upstream (ps3pf-utils, powerpc-utils, powerpc-utils-papr). Nonostante il comando mkzimage non sia più fornito, è possibile utilizzare lo script wrapper del pacchetto kernel-bootwrapper:

wrapper -i initrd-${KERN_VERSION}.img -o zImage-${KERN_VERSION}.img vmlinuz-${KERN_VERSION} 

6.3. Specifiche x86 per Fedora

Questa sezione fornisce informazioni specifiche su Fedora e la piattaforma hardware x86.

6.3.1. Requisiti hardware per x86

Per poter usare specifiche funzionalità di Fedora 9 durante o dopo l'installazione, potrebbe essere necessario conoscere le caratteristiche di altri componenti hardware, come schede video e di rete.

6.3.1.1. Processore e memoria

Le seguenti specifiche di CPU usano come termine di paragone i processori Intel. Altri processori, come quelli di AMD, Cyrix e VIA compatibili ed equivalenti ai seguenti processori Intel, possono essere utilizzati con Fedora.

Fedora 9 richiede un processore Intel Pentium o superiore, ed è ottimizzata per i processori Pentium 4 o superiori.

  • Raccomandati per la modalità testo: 200 MHz classe Pentium o superiore.

  • Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz classe Pentium II o superiore.

  • RAM minima per la modalità testo: 128MiB.

  • RAM minima per la modalità grafica: 192MiB.

  • RAM raccomandata per la modalità grafica: 256MiB.

6.3.1.2. Spazio su disco rigido

L'installazione completa dei pacchetti può occupare oltre 9 GB di spazio disco. La grandezza finale è interamente determinata dalla spin prescelta ed i pacchetti selezionati per l'installazione. Altro spazio disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla dimensione del file /Fedora/base/stage2.img (sull'Installation Disc 1) più la dimensione dei file in /var/lib/rpm sul sistema installato.

In termini pratici, la richiesta di spazio disco aggiuntivo può variare da 90MiB per un'installazione minima ad un massimo di 175MiB per l'installazione massima.

Ulteriore spazio è richiesto per i dati utente; inoltre, almeno il 5% di spazio libero dovrà essere riservato affinché il sistema funzioni correttamente.

6.4. Specifiche x86_64 per Fedora

Questa sezione fornisce informazioni specifiche su Fedora e la piattaforma hardware x86_64.

6.4.1. Requisiti hardware per x86_64

Per poter usare specifiche funzionalità di Fedora 9 durante o dopo l'installazione, potrebbe essere necessario conoscere le caratteristiche di altri componenti hardware, come schede video e di rete.

6.4.1.1. Requisiti di memoria per x86_64

  • RAM minima per la modalità di testo: 256MiB.

  • RAM minima per la modalità grafica: 384MiB.

  • RAM raccomandata per la modalità grafica: 512MiB.

6.4.1.2. Requisiti di spazio su disco rigido per x86_64

L'installazione completa dei pacchetti può occupare oltre 9 GB di spazio disco. La grandezza finale è interamente determinata dalla spin prescelta ed i pacchetti selezionati per l'installazione. Altro spazio disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla dimensione del file /Fedora/base/stage2.img (sull'Installation Disc 1) più la dimensione dei file in /var/lib/rpm sul sistema installato.

In termini pratici, la richiesta di spazio disco aggiuntivo può variare da 90MiB per un'installazione minima ad un massimo di 175MiB per l'installazione massima.

Ulteriore spazio è richiesto per i dati utente; inoltre, almeno il 5% di spazio libero dovrà essere riservato affinché il sistema funzioni correttamente.

7. Immagini live Fedora

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Questa versione di Fedora include diverse immagini ISO live in aggiunta alle tradizionali immagini di installazione. Queste immagini ISO sono avviabili, ed è possibile masterizzarle sui media ed usarle per provare Fedora. Esse includono anche una caratteristica che permetterà di installare il contenuto dell'immagine live sul disco rigido per persistenza e prestazioni più elevate.

7.1. Immagini disponibili

Per un elenco completo delle spin attualmente disponibili, e le istruzioni per utilizzarle, fare riferimento a:

http://fedoraproject.org/wiki/CustomSpins

7.2. Informazioni d'uso

Per avviare dall'immagine Live, inserirla nel computer e riavviarlo. Per eseguire il login ed usare l'ambiente desktop, immettere il nome utente fedora. Premere Invio alla richiesta di password, poiché non c'è password per questo account. Le immagini live non effettuano il login automatico affinché gli utenti possano selezionare la lingua preferita. Dopo aver effettuato il login, se si desidera installare i contenuti dell'immagine live sul disco rigido, si clicchi sull'icona del desktop Installa su disco rigido.

7.3. Installazione in modo testo

E' possibile eseguire l'installazione in modo testo delle immagini Live usando il comando liveinst nella console.

7.4. Installazione diretta

Potete aggiungere liveinst o textinst come opzione al boot loader per eseguire una installazione diretta senza avviare il live CD/DVD.

7.4.1. Avvio da USB

Un altro modo per usare queste immagini Live è di metterle su un dispositivo USB. Per farlo, installare il pacchetto livecd-tools dal repositorio di sviluppo. Quindi, eseguire lo script livecd-iso-to-disk :

/usr/bin/livecd-iso-to-disk /path/to/live.iso /dev/sdb1

Si sostituisca /dev/sdb1 con la partizione dove si desidera porre l'immagine.

Questo è un processo non distruttivo; qualsiasi dato si abbia sul dispositivo USB sarà preservato.

7.4.2. Persistenza live USB

Per Fedora 9 esiste supporto per i cambiamenti persistenti con le immagini Live. Il caso di utilizzo primario è quello di eseguire il boot di un immagine Live su un disco flash USB e salvare i cambiamenti sul medesimo dispositivo. Per farlo, eseguire il download dell'immagine Live ed eseguire il seguente comando:

livecd-iso-to-disk --overlay-size-mb 512 /path/to/live.iso /dev/sdb1

Si sostituisca /dev/sdb1 con la partizione dove si desidera porre l'immagine.

Sostituire 512 con la grandezza desiderata in megabyte dei dati persistenti, od overlay. Lo shell script livecd-iso-to-disk è salvato nella directory LiveOS presente nella root dell'immagine CD. Il dispositivo USB deve avere sufficiente spazio libero per l'immagine Live, più l'overlay, più qualsiasi altro dato debba essere immagazzinato.

7.4.3. Cambiamenti degli strumenti

Il lavoro per meglio integrare le immagini Live con il resto del sistema è continuato, e sono migliorati anche gli strumenti usati per crearle. L'utilità livecd-creator fornisce ora sia un'API per la creazione di front-end alternativi sia strumenti per altri tipi di immagini.

7.4.4. Differenze da una installazione Fedora regolare

I seguenti punti differiscono da una normale installazione Fedora rispetto a quella con immagine live.

  • Le immagini Live forniscono un sotto insieme di pacchetti disponibili nell'immagine regolare DVD. Entrambi sono connessi allo stesso repositorio che contiene tutti i pacchetti.

  • Nelle immagini Live SSH è disabilitato per impostazione predefinita. SSH è disabilitato perché il nome utente predefinito nelle immagini Live non ha alcuna password. L'installazione su disco rigido richiede comunque la creazione di un nuovo utente e password.

  • L'installazione delle immagini Live non permette alcuna selezione dei pacchetti o possibilità di aggiornamento poiché esse copiano l'intero filesystem dal media al disco rigido o dischi USB. Dopo aver completato l'installazione e riavviato, i pacchetti possono essere aggiunti o rimossi come si desidera con lo strumento Aggiungi/Rimuovi applicazioni , yum od altri strumenti di gestione del software.

  • Le immagini Live non funzionano sull'architetturai586.

8. Note sui pacchetti

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Le seguenti sezioni contengono informazioni riguardanti i pacchetti che hanno subito significativi cambiamenti per Fedora 9. Per un accesso facilitato, sono organizzati in linea generale usando gli stessi gruppi mostrati nel sistema d'installazione.

8.1. Utilità per la scheda audio

L'utilità system-config-soundcard è stata rimossa, a causa di numerosi problemi legati al disegno ed implementazione obsolete. Le moderne tecnologie, inclusa udev e l'HAL, hanno reso certe schede sonore immediatamente funzionanti. Qualsiasi scheda audio non immediatamente funzionante dovrà essere segnalata con un bug. Le preferenze possono ancora essere regolate in modo fine nell'ambiente desktop, usando, fra l'altro, gli strumenti PulseAudio.

8.2. Perl

Fedora 9 ora include Perl 5.10.0, il primo aggiornamento di versione "major" in perl5 da diverso tempo. Lo stesso interprete Perl è più veloce, richiede meno memoria e presenta diversi miglioramenti nel supporto UTF-8 e nella gestione dei thread. L'installazione di Perl è ora rilocabile, una benedizione per gli amministratori di sistema ed i produttori di pacchetti di sistema. Perl 5.10.0 inoltre aggiunge un nuovo operatore smart match, una istruzione switch, named captures, variabili di stato, e messaggi di errore migliorati.

Per maggiori informazioni, fare riferimento a:

http://perldoc.perl.org/perldelta.html

8.3. Cambiamenti di yum

La funzionalità del plugin installonlyn è stata integrata nel core del pacchetto yum. Le opzioni installonlypkgs e installonly_limit sono usate per impostazione predefinita per limitare il sistema a mantenere solo due pacchetti del kernel. E' possibile regolare l'impostazione dei pacchetti, il loro numero o disabilitare interamente le opzioni come si preferisce. Maggiori dettagli sono disponibili sulle pagine man per yum.conf.

Il comando yum ora ritenta l'esecuzione quando rileva un lock. Questa funzionalità è utile se un demone sta cercando aggiornamenti, o se si stanno eseguendo yum ed un altro frontend grafico simultaneamente.

Il comando yum accetta un nuovo parametro nel suo file di configurazione, che rappresenta il costo relativo nell'accesso ad un repositorio software piuttosto che ad un altro e serve a determinare la priorità dei pacchetti. Il parametro di costo predefinito è 1000, valori maggiori indicano minor priorità.

In Fedora 9 Rawhide, il file /etc/yum.repos.d/fedora-development.repo è stato cambiato in /etc/yum.repos.d/fedora-rawhide.repo. I riferimenti a development in fedora-rawhide.repo sono stati cambiati in rawhide. A causa di come RPM tratta i file di configurazione, il file esistente /etc/yum.repos.d/fedora-development.repo viene salvato come /etc/yum.repos.d/fedora-development.repo.rpmsave se in precedenza era stato modificato. Gli utenti del repositorio development debbono fare attenzione a questo cambiamento di nome, affinché possano essere aggiornati gli scripts, file di configurazione personalizzati, e così via, per usarli con il nuovo nome.

8.4. pam_mount

Lo strumento pam_mount ora usa un file di configurazione in formato XML. Il file /etc/security/pam_mount.conf verrà convertito in /etc/security/pam_mount.conf.xml durante l'aggiornamento con /usr/bin/convert_pam_mount_conf.pl, che rimuoverà tutti i commenti. Ogni file di configurazione per-user, se necessario, dovrà essere convertito manualmente con lo script di conversione. Un file di esempio pam_mount.conf.xml con commenti dettagliati sulle opzioni disponibili è presente in /usr/share/doc/pam_mount-*/pam_mount.conf.xml.

8.5. TeXLive

TeXLive sostituisce il vecchio, non più mantenuto pacchetto TeX. Offre un pacchetto nuovo stile che risolve molti problemi di sicurezza della vecchia distribuzione.

8.6. LTSP

Il Linux Terminal Server Project (LTSP) è stato incluso direttamente in Fedora 9. Il lavoro è in atto. Per le ultime notizie e documentazione, fare riferimento a:

http://k12linux.fedorahosted.org/

8.7. Pacchetti di utilità

Il pacchetto nautilus-open-terminal ora usa una chiave GConf per controllarne il comportamento quando lanciato mediante il click con il bottone destro del mouse sul Desktop. Per abilitare il comportamento precedente, che apriva il terminale risultante nella home directory utente, usare questo comando:

gconftool-2 -s /apps/nautilus-open-terminal/desktop_opens_home_dir --type=bool true

Il pacchetto i810switch è stato rimosso. Questa funzionalità è ora disponibile attraverso il comando xrandr nel pacchetto xorg-x11-server-utils.

Il pacchetto evolution-exchange sostituisce evolution-connector, e fornisce una funzionalità sotto il vecchio nome.

I pacchetti system-config-firewall e system-config-selinux sostituiscono system-config-security-level. Il pacchetto system-config-selinux è parte del pacchetto policycoreutils-gui.

Il pacchetto pilot-link ora pone in blacklist il modulo visor per impostazione predefinita. Gli utenti sono incoraggiati a provare l'accesso diretto USB presente nelle versioni recenti di pilot-link. Questo è abilitato per impostazione predefinita passando l'opzione --port usb: ai vari strumenti pilot-link, invece del dispositivo seriale usato in passato (tipicamente /dev/pilot o /dev/ttyUSB0, /dev/ttyUSB1, e così via). Ad esempio:

pilot-xfer --port usb: --list

I pacchetti hal-info ed hal sono stati aggiornati per impostare correttamente i permessi per i necessari dispositivi USB usando PolicyKit. Se si usa una qualsiasi configurazione manuale esistente, ripristinare i cambiamenti per evitare possibili conflitti.

Per ulteriori informazioni, fare riferimento al README.fedora incluso nel pacchetto pilot-link.

Le seguenti informazioni legali riguardano alcuni software in Fedora.

Portions Copyright (c) 2002-2007 Charlie Poole or Copyright (c) 2002-2004 James W. Newkirk, Michael C. Two, Alexei A. Vorontsov or Copyright (c) 2000-2002 Philip A. Craig

9. Kernel Linux

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Questa sezione concerne cambiamenti ed importanti informazioni riguardanti il kernel basato sulla versione 2.6.25 in Fedora 9. Il kernel 2.6.25 include:

  • Supporto tickless per i sistemi x86 64-bit (quello a 32-bit è stato aggiunto in precedenza), che migliora enormemente la gestione del risparmio energetico.

  • Alcuni elementi del realtime kernel project.

  • Il kernel ha una nuovo schema di denominazione della versione per avvicinarsi di più a quello della versione upstream.

  • Il file spec del kernel è ora denominato kernel.spec invece di kernel-2.6.spec.

  • Il file spec del kernel ha nuove macro che facilitano il processo di compilazione del kernel. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/CustomKernel per ulteriori informazioni.

  • Il kernel in Fedora 9, per impostazione predefinita, non carica più moduli per le schede audio ISA. Caricare a mano il modulo usando il comando modprobe module-name, o inserendo una linea di comando in /etc/modprobe.conf. Ad esempio, per la Creative SoundBlaster AWE64, aggiungere la seguente linea:

    install snd-sbawe
  • Il kernel Fedora offre supporto paravirt_ops in domU, come parte dello sforzo del team del kernel per ridurre il lavoro richiesto all'attuale produzione di kernel Xen.

  • I guest Xen pienamente virtualizzati possono avviare direttamente un kernel ed un'immagine initrd e passare argomenti di avvio al kernel. Per maggiori dettagli fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Features/XenFullvirtKernelBoot.

9.1. Versione

Fedora può includere patch aggiuntive del kernel per miglioramenti, correzione di errori, o caratteristiche aggiuntive. Per questa ragione, il kernel potrebbe non essere linea-per-linea equivalente al cosiddetto vanilla kernel del sito web di kernel.org:

http://www.kernel.org/

Per ottenere una lista di queste patch, scaricare il pacchetto RPM sorgente ed eseguirvi il seguente comando:

rpm -qpl kernel-<version>.src.rpm 

9.2. Changelog

Per ottenere un log dei cambiamenti del pacchetto, eseguire il seguente comando:

rpm -q --changelog kernel-<version> 

Se si ha bisogno di una versione più amichevole di changelog fare riferimento a http://wiki.kernelnewbies.org/LinuxChanges. Un breve e completo diff del kernel è disponibile su http://kernel.org/git. La versione kernel Fedora è basata sull'albero di Linus.

Le modifiche fatte per la versione Fedora sono disponibili su http://cvs.fedoraproject.org.

9.3. Tipi di kernel

Fedora 9 include i seguenti kernel compilati:

  • Kernel nativo, per l'uso nella maggior parte dei sistemi. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-devel.

  • Il kernel-PAE, per l'uso sui sistemi a 32-bit x86 con più di 4GB di RAM, o con CPU che hanno la caratteristica NX (No eXecute). Questo kernel supporta sia sistemi a singolo processore che multi-processore. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-PAE-devel.

  • Kernel di virtualizzazione per l'uso con il pacchetto dell'emulatore Xen. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-xen-devel.

E' possibile installare gli headers del kernel per tutti i tipi di kernel allo stesso momento. I file saranno installati nell'albero /usr/src/kernels/version[-PAE|-xen|-kdump]-arch/. Usare il seguente comando:

su -c "yum install kernel{,-PAE,-xen,-kdump}-devel" 

Selezionare appropriatamente uno o più di questi tipi, separati da virgola e senza spazi. Immettere la password di root quando richiesta.

[Nota] Il kernel x86 include Kdump

Sia i kernel x86_64 che i kernel i686 sono ora rilocabili, così non necessitano più di un kernel separato per le funzionalità di kdump. PPC64 richiede ancora l'installazione separata di un kernel kdump.

[Nota] Il kernel predefinito fornisce SMP

Non è disponibile un kernel SMP separato per Fedora su i386, x86_64 e ppc64. Il supporto multiprocessore è fornito dal kernel nativo.

[Nota] Supporto kernel PowerPC

Non c'è supporto per Xen o kdump per l'architettura PowerPC in Fedora. I PowerPC a 32-bit hanno ancora un kernel SMP separato.

9.4. Preparazione allo sviluppo del kernel

Fedora 9 non include il pacchetto kernel-source, fornito nelle precedenti versioni, poiché è necessario il solo pacchetto kernel-devel per compilare moduli esterni. Sono disponibili sorgenti configurati come descritto nella sezione Sezione 9.3, «Tipi di kernel».

[Importante] Compilazione di kernel personalizzati

Per informazioni sullo sviluppo del kernel e su come lavorare con kernel personalizzati, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/CustomKernel.

9.5. Segnalare gli errori

Fare riferimento a http://kernel.org/pub/linux/docs/lkml/reporting-bugs.html per informazioni sulla segnalazione di errori nel kernel di Linux. E' possibile inoltre utilizzare http://bugzilla.redhat.com per inviare quelle segnalazioni d'errore che sono specifiche per Fedora.

10. Fedora desktop

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Questa sezione concerne dettagli sui cambiamenti che interessano gli utenti del desktop grafico di Fedora.

10.1. GNOME

Questa versione presenta GNOME 2.22.

Lo splash screen di GNOME è stato disabilitato intenzionalmente. Per abilitarlo, usare gconf-editor od il seguente comando:

gconftool-2 --set /apps/gnome-session/options/show_splash_screen --type bool true 

La finestra di dialogo lock screen non è connessa allo screensaver selezionato in questa release. Per abilitarla, usare gconf-editor od il seguente comando:

gconftool-2 --set  --type string /apps/gnome-screensaver/lock_dialog_theme  "system"  

Il lampeggiamento dei cursori è abilitato per impostazione predefinita in questa versione, e sono gestiti in modo centralizzato mediante un impostazione gconf. Per disattivarli, eseguire il seguente comando:

gconftool-2 --type bool --set /desktop/gnome/interface/cursor_blink false

10.1.1. Gvfs

GNOME 2.22 presenta il nuovo Gvfs, un file-system virtuale con back-end per sftp, ftp, dav, smb, obexftp, ed altri. Il sistema Gvfs è il sostituto/successore di gnome-vfs.

Gvfs consta di due parti:

  • GIO, che è una nuova libreria condivisa che è parte di GLib e fornisce le API per gvfs

  • Gvfs stesso, un pacchetto che contiene i back-end per i vari tipi di file-system e protocolli

Il sistema Gvfs esegue un singolo demone principale, gvfsd, che mantiene traccia dei mount gvfs correnti. La maggior parte dei mount sono eseguiti in un processo separato del demone. I client interagiscono con i mount mediante una combinazione di chiamate DBus (sul bus della sessione ed usando DBus peer-to-peer) ed un protocollo personalizzato per i contenuti dei file.

Qualche tipo di file-system supportato in precedenza da gnome-vfs potrebbe non essere supportato da gvfs. Sono in corso lavori per fornire soluzioni complete per tutti questi tipi.

10.1.2. GNOME Display Manager

Lo GNOME Display Manager (gdm) è stato aggiornato all'ultima versione principale del codice, che è una completa riscrittura guidata da sviluppatori Fedora.

PolicyKit può essere usato per controllare lo spegnimento ed il riavvio. Lo strumento di configurazione gdmsetup è impostato per essere sostituito. Per conoscere i cambiamenti di configurazione, fare riferimento a quanto segue:

http://live.gnome.org/GDM/2.22/Configuration

Nuove caratteristiche disponibili nella schermata di login includono:

  • effetti grafici più gradevoli

  • la gestione del risparmio energetico e monitoraggio sullo schermo di login, affinché i laptop possano ibernarsi o spegnersi quando la batteria è scarica

  • elenco degli utenti più intelligente

  • selettore della tastiera sullo schermo di login

Per maggiori informazioni su queste caratteristiche:

http://fedoraproject.org/wiki/Features/NewGdm

10.2. KDE

Questa versione presenta KDE 4.0.3. Poiché i pacchetti kdepim e kdevelop non sono parte di KDE 4.0 e kdewebdev è solo parzialmente disponibile (niente Quanta) in KDE 4.0, sono distribuite le versioni KDE 3.5.9 di questi pacchetti.

KDE 4.0 presenta aggiornamenti ai componenti principali come il port a Qt 4. Viene anche introdotto un certo numero di nuovi framework come: Phonon, una API multimediale; Solid, un framework di integrazione hardware; Plasma, un desktop ed un pannello riscritti usando molti nuovi concetti; ricerca del desktop integrata; il compositing come caratteristica di KWin; ed un nuovissimo stile visuale chiamato Oxygen. KDE 4.0.3 è una versione bugfix della serie KDE 4.0.

Fedora 9 non include il vecchio desktop KDE 3. Include per compatibilità la piattaforma di sviluppo di KDE 3, che può essere utilizzata per sviluppare, compilare, ed eseguire le applicazioni KDE 3 dentro KDE 4 o qualsiasi altro ambiente desktop. Fare riferimento alla sezione Compatibilità con il passato per maggiori dettagli di cosa è incluso.

Poiché networkmanager non funziona con la versione di NetworkManager disponibile in questa versione, le immagini KDE Live usano nm-applet del pacchetto NetworkManager-gnome come sostituto. L'utilità gnome-keyring-daemon salva le password per queste tecnologie di cifratura. (Il pacchetto dummy knetworkmanager di Fedora 8 che richiamava nm-applet non è più usato.)

Poiché il window manager nativo KWin, ora opzionalmente, supporta il compositing e gli effetti del desktop, le immagini Live KDE non includono più Compiz/Beryl. Le modalità di compositing/effetti desktop di KWin sono disabilitate per impostazione predefinita, ma possono essere abilitate in systemsettings.

10.2.1. Cambiamenti nel workspace

  • Plasma sostituisce il vecchio Kicker e KDesktop. Plasma gestisce sia il pannello che il desktop, ed è ora possibile porre le stesse applet di Plasma (plasmoids) sia sul pannello che sul desktop, se supportano le restrizioni di dimensione imposte dal pannello.

  • Il vecchio KDE Control Center (KControl) è stato sostituito da Impostazioni di sistema (systemsettings).

  • Il gestore di login KDM usa un nuovo formato di temi. Perciò, i temi KDM scritti per KDE 3 non funzionano con KDM in KDE 4. KDM include ora il supporto per la configurazione dei temi, quindi il vecchio strumento kdmtheme non è più necessario.

Tutte le applicazioni indicate in precedenza possono essere trovate nel pacchetto kdebase-workspace.

10.2.2. Cambiamenti nei pacchetti e nelle applicazioni

  • I pacchetti qt, kdelibs e kdebase sono ora nella versione KDE 4, e rendono obsoleti i pacchetti qt4, kdelibs4 e kdebase4 delle precedenti versioni di Fedora.

  • Le versioni Qt/KDE 3 sono state rinominate qt3, kdelibs3, e kdebase3. Fedora 9 include solo parti di kdebase3. Fare riferimento alla sezione Compatibilità con il passato per i dettagli.

  • L'upstream di KDE ha suddiviso il modulo kdebase in tre moduli: kdebase-runtime, kdebase (talvolta chiamato kdebase-apps per distinguerlo dal vecchio monolitico kdebase), e kdebase-workspace. Questa suddivisione è stata riflessa nei pacchetti Fedora.

  • Fedora 9 aggiunge un pacchetto kdegames3 contenente i giochi non ancora portati in KDE 4.

  • Dolphin, che è parte di kdebase, sostituisce d3lphin.

  • Il pacchetto kdebase-workspace include ora il supporto per la configurazione dei temi KDM, rendendo quindi obsoleto kdmtheme.

  • Okular sostituisce KPDF, KGhostView, e KFax in kdegraphics.

  • Il pacchetto kaider sostituisce KBabel, che era parte di kdesdk .

  • Il pacchetto okteta sostituisce KHexEdit, che era parte di kdeutils.

  • I pacchetti kalgebra e marble sono ora parte di kdeedu.

  • Il pacchetto ksudoku è ora parte di kdegames.

  • Il pacchetto gwenview è ora parte di kdegraphics .

  • I pacchetti kiconedit e kcoloredit, che erano parte di kdegraphics, sono ora pacchetti separati.

  • Il pacchetto kmid, che era parte di kdemultimedia, è ora un pacchetto separato.

  • Il team Fedora KDE SIG ha deciso di non rilasciare i sottopacchetti -extras, che contenevano applicazioni instabili o deprecate, poiché queste applicazioni sono state corrette o abbandonate in KDE 4.

  • Il pacchetto kdeadmin-kpackage è stato estrapolato da kdeadmin perchè KPackage ora dipende da smart.

  • KDE 4 ha abbandonato il modulo kdeaddons. Quindi, non ci sono pacchetti kdeaddons in Fedora 9. L'Atlantik Designer, per l'uso con kdegames3, è ancora disponibile come kdeaddons-atlantikdesigner. Il pacchetto ksig ed i plugins di konqueror konq-plugins hanno ora il proprio pacchetto, ed extragear-plasma sostituisce il Kicker addons.

10.3. Bluetooth

Le caratteristiche Bluetooth in Fedora 9 (http://fedoraproject.org/wiki/Features/BluetoothFedora9) hanno diverse migliorie specifiche per questa versione. Le future generazioni di queste funzionalità sono descritte dettagliatamente su:

http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureBluetooth

L'invio di file verso un dispositivo Bluetooth è ora gestito con il programma bluetooth-sendto del pacchetto bluez-gnome, che sostituisce gnome-obex-send. Per inviare un file in Nautilus, usare la funzione Spedisci a..., contenuta nel menu contestuale che si ottiene con il click del bottone destro del mouse.

Lo scaricamento di file da dispositivi Bluetooth è ora incluso in gnome-user-share, che ha supporto integrato per ObexFTP e ObexPush. Condividere file via SistemaPreferenzeInternet e reteCondivisione file personaleCondividere file pubblici mediante Bluetooth (supporto ObexFTP), o ottenere file usando ObexPush conPersonaleCondivisione fileRicevere file nella cartella Download mediante Bluetooth.

I file sui dispositivi Bluetooth remoti possono essere visti direttamente in Nautilus attraverso GVFS, che supporta i dispositivi Bluetooth. La sincronizzazione di un dispositivo Bluetooth con un dispositivo personal information manager (PIM) viene ora effettuato usando gnome-pilot

Il browsing dei dispositivi Bluetooth viene effettuato mediante il menu contestuale che appare cliccando con il pulsante destro del mouse sull'icona Bluetooth nel pannello del desktop.

10.4. XULRunner

Le applicazioni che necessitano dell'engine Gecko in passato dovevano dipendere interamente dal pacchetto Firefox. XULRunner è lo sforzo di Mozilla di suddividere l'engine del browser per applicazioni che richiedono solamente quella funzionalità, senza parti di interfaccia utente. Questa suddivisione fornisce più stabilità API/ABI e un ambiente di complilazione più pulito per le applicazioni che usano Gecko. Molte delle applicazioni in Fedora che in precedenza utilizzavano Gecko sono ora compilate verso XULRunner.

Per conoscere lo stato attuale, visitare http://fedoraproject.org/wiki/Features/XULRunner. Per aiutare con lo sviluppo, visitare http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureXULRunnerAPIChanges.

Per la documentazione upstream completa, fare riferimento a http://developer.mozilla.org/en/docs/XULRunner.

10.5. Browser web

Questa versione di Fedora include la versione 3.0 del popolare browser web Firefox. Fare riferimento a http://firefox.com/ per maggiori informazioni su Firefox. Il pacchetto nspluginwrapper è incluso per impostazione predefinita anche sui sistemi a 32-bit poiché separa l'esecuzione dei plugin nei rispettivi spazi di indirizzamento, accrescendo la sicurezza ed affidabilità del browser.

Per informazioni su Firefox 3.0 in Fedora, fare riferimento a questa pagina:

http://fedoraproject.org/wiki/Features/Firefox3

10.5.1. Abilitare il plugin Flash

Fedora include swfdec e gnash che sono implementazioni libere ed open source di Flash. Incoraggiamo gli utenti a sperimentarli prima di cercare il plugin Flash proprietario di Adobe.

Gli utenti di Fedora x86_64 devono installare il pacchetto nspluginwrapper.i386 per abilitare il plugin a 32-bit di Adobe Flash in Firefox per x86_64, ed il pacchetto pulseaudio-libs.i386 per abilitare il plugin al supporto audio.

  1. Creare la directory dei plugin a 32bit di mozilla:

    su -c "mkdir -p /usr/lib/mozilla/plugins" 
    
  2. Installare i pacchetti nspluginwrapper.i386, nspluginwrapper.x86_64, e pulseaudio-libs.i386:

    su -c "yum install nspluginwrapper.{i386,x86_64} pulseaudio-libs.i386" 
    
  3. Installare flash-plugin come sopra mostrato.

    Eseguire mozilla-plugin-config per registrare il plugin flash:

    su -c "mozilla-plugin-config -i -g -v" 
    
  4. Chiudere tutte le finestre di Firefox, quindi rilanciare Firefox.

    Scrivere about:plugins nella barra degli indirizzi per accertarsi che il plugin sia caricato.

10.6. Disabilitare l'altoparlante del PC

L'altoparlante del PC è abilitato per impostazione predefinita in Fedora. Se si desidera modificare questa impostazione, ci sono due modi:

  • Ridurre il volume dell'altoparlante ad un livello accettabile o renderlo completamente muto in alsamixer mediante l'impostazione di PC Speak.

  • Disabilitare l'altoparlante per l'intero sistema eseguendo i seguenti comandi in una console.

su -
modprobe -r pcspkr
echo "install pcspkr :" >> /etc/modprobe.conf

10.7. Applet orologio internazionale

La nuova applet orologio nel pannello GNOME è stata espansa per supportare fusi orari internazionali aggiuntivi nel display, ed informazioni metereologiche per ciascun fuso mostrato. Questo lavoro, che ha visto l'unione di intlclock con l'applet orologio di GNOME, fornisce tutte le funzionalità di system-config-date e dell'applet meteo. Ulteriori caratteristiche includono: gli utenti possono scegliere locazioni arbitrarie invece dei fusi principali; migliorie alla UI per nuove e vecchie funzioni; informazioni meteo complete mostrate in un tool tip.

Altre informazioni su questa caratteristica:

http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureClockApplet

10.8. Dizionari consolidati

C'è un nuovo back-end predefinito per la correzione grammaticale, hunspell, sia per il desktop GNOME, che per KDE, che per applicazioni quali OpenOffice.org e Firefox, ed altre basate su XULRunner. Questo back-end comune contiene un gruppo di dizionari multi-lingua condivisi per l'uso con hunspell. Questa caratteristica consente di usare un singolo gruppo di dizionari comuni a tutte le applicazioni, in modo da garantire la coerenza dei suggerimenti del correttore grammaticale, e di utilizzare meno spazio su disco grazie all'eliminazione dei dizionari duplicati.

I dettagli su questo sforzo sono qui:

http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureDictionary

10.9. Compiz

Fedora 9 è è rilasciata con Compiz 0.7.2, che migliora il supporto multi-display, aggiunge il supporto a KDE4, aggiunge il bottone centrale e destro configurabili, ed azioni della rotellina del mouse per GTK Window Decorator. Compiz 0.7.2 risolve diversi bachi ed aggiunge diverse migliorie.

Per ulteriori dettagli, fare riferimento all'annuncio di rilascio di Compiz 0.7.2:

http://lists.compiz-fusion.org/pipermail/community/2008-March/000168.html

10.10. Driver vmmouse

A causa di un errore presente nel driver rilasciato xorg-x11-drv-vmmouse, la posizione del mouse può non essere posizionata correttamente sullo schermo di una macchina virtuale guest. Per aggirare il problema fino al rilascio di un aggiornamento, aggiungere Option NoAutoAddDevices alla sezione ServerFlags del file /etc/X11/xorg.conf nella macchina guest. Create la sezione se necessario:

Section "ServerFlags"
	Option      "NoAutoAddDevices"
EndSection

11. File systems

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Fedora 9 fornisce il supporto base per partizioni di swap e filesystem non-root crittografate. Per usarlo, aggiungere le voci in /etc/crypttab e referenziare i dispositivi creati in /etc/fstab.

Una novità in Fedora 9, è che il programma di installazione Anaconda supporta la creazione di file system crittografati durante l'installazione. Per maggiori informazioni su questo argomento, fare riferimento alla Fedora Installation Guide.

L'installazione su volumi criptati, incluso il file system root, è ora supportata. Non ci sono al momento strumenti di configurazione per aggiungere o rimuovere chiavi dai volumi, od eseguire modifiche sulla crittazione. Fare riferimento a questa pagina delle caratteristiche per maggiori informazioni:

http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureEncryptedFilesystems

Per istruzioni complete sull'uso dei file system criptati, fare riferimento alla Fedora Encryption and Privacy Guide.

11.1. Anteprima ext4

Il nuovo file system ext4 è disponibile in Fedora 9 come anteprima pressoché completa. Nonostante un file system ext3 possa essere montato come ext4, è stato pianificato uno strumento di conversione da ext3 a ext4 per convertire le partizioni ext3 su disco nel formato ext4.

Fedora 9 potrebbe essere installato su un file system ext4 aggiungendo l'opzione ext4 ai parametri di avvio del programma di installazione e selezionando il partizionamento personalizzato.

[Nota] strumenti userspace e2fsprogs

Gli strumenti userspace e2fsprogs rilasciati con Fedora 9 non supportano ancora pienamente ext4. In particolare, le capacità di fsck sono limitate.

Per maggiori informazioni su questa caratteristica:

http://fedoraproject.org/wiki/FedoraExt4

http://fedoraproject.org/wiki/Features/Ext4

12. Web server

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

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12.1. PostgreSQL DBD Driver

Gli utenti del modulo mod_dbd noteranno che il driver DBD apr-util per PostgreSQL è ora distribuito come modulo separato caricabile dinamicamente. Il modulo driver è ora incluso nel pacchetto apr-util-pgsql. Anche un driver MySQL è ora disponibile, nel pacchetto apr-util-mysql.

12.2. Applicazioni TurboGears

SQLAlchemy è stata aggiornata a 0.4.x. Le applicazioni TurboGears sviluppate usando SQLAlchemy per l'accesso al database necessiteranno dell'aggiornamento degli startup scripts. Invece di:

import pkg_resources
pkg_resources.require('TurboGears')

lo script di avvio deve avere:

__requires__ = 'TurboGears[future]'
import pkg_resources

12.3. Drupal

Drupal è stato aggiornato dalla serie 5.x alla 6.2. Per ulteriori dettagli, fare riferimento a:

http://drupal.org/drupal-6.2

E' necessario ricordare di eseguire il login nel sito come utente admin, e disabilitare qualsiasi modulo di terze parti prima di aggiornare questo pacchetto. Dopo l'aggiornamento del pacchetto:

  1. Copiare /etc/drupal/default/settings.php.rpmsave in /etc/drupal/default/settings.php, e ripetere per ogni file settings.php di ogni sito aggiuntivo.

  2. Navigare su http://host/drupal/update.php per eseguire lo script di aggiornamento.

13. Mail server

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Questa sezione concerne i server di posta elettronica o mail transfer agent (MTA).

13.1. Sendmail

Per impostazione predefinita, il mail transport agent (MTA) Sendmail non accetta connessioni di rete da alcun host ad eccezione del computer locale. Per configurare Sendmail come server per altri client:

  1. Editare /etc/mail/sendmail.mc modificando la linea DAEMON_OPTIONS per porre il server in ascolto sui dispositivi di rete, o commentare interamente questa opzione usando il delimitatore di commento dnl.

  2. Installare il pacchetto sendmail-cf:

    yum install sendmail-cf
    
  3. Rigenerare /etc/mail/sendmail.cf:

    make -C /etc/mail
    

14. Sviluppo software

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Questa sezione riguarda vari strumenti di sviluppo e le loro caratteristiche.

14.1. Strumenti

14.1.1. Collezione di compilatori GCC

Questa versione di Fedora è stata compilata usando GCC 4.3.0, che è incluso nella distribuzione.

Per maggiori informazioni su GCC 4.3, fare riferimento a:

http://gcc.gnu.org/gcc-4.3/

14.1.1.1. Generazione del codice

A partire da gcc-4.1.2-25 e glibc-2.6.90-14, l'opzione -D_FORTIFY_SOURCE=2 protegge non solo il codice C, ma anche il C++. Sono stati riscontrati numerosi problemi di sicurezza di cui non si sarebbe potuto scrivere un exploit, se questo controllo fosse stato adottato prima. Fare riferimento a questo annuncio per maggiori dettagli:

https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-announce/2007-September/msg00015.html

14.1.2. Eclipse

Questa versione di Fedora include Fedora Eclipse, basata su Eclipse SDK versione 3.3.2. E' possibile leggere la pagina "New and Noteworthy" per la serie di versioni 3.3.x disponibile su:

http://download.eclipse.org/eclipse/downloads/drops/R-3.3-2007-06251500/whatsnew/eclipse-news.html

Note di rilascio specifiche per la versione 3.3.2 sono disponibili su:

http://www.eclipse.org/eclipse/development/readme_eclipse_3.3.2.html

L'Eclipse SDK è anche conosciuto come "the Eclipse Platform", "the Eclipse IDE" ed "Eclipse". L'Eclipse SDK è il fondamento per il rilascio di ventuno progetti Eclipse, integrati nella versione combinata Europa:

http://www.eclipse.org/europa

Alcuni di questi progetti Europa sono inclusi in Fedora:

Altri progetti Eclipse disponibili in Fedora includono:

Assistenza per avere più progetti pacchettizzati e testati con GCJ è sempre la benvenuta. Contattare le parti interessate attraverso la fedora-devel-java-list e/o #fedora-java su freenode.

http://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-devel-java-list/

Fedora include anche plugin e caratteristiche che sono particolarmente utili per gli hacker FLOSS, la modifica dei file ChangeLog con eclipse-changelog e l'interazione con Bugzilla mediante eclipse-mylyn-bugzilla. Il nostro pacchetto CDT eclipse-cdt include una versione snapshot del lavoro di integrazione con GNU Autotools.

Le ultime informazioni pertinenti questi progetti possono essere trovate sulla pagina Fedora Eclipse Project:

http://sourceware.org/eclipse/

14.1.2.1. Plugin/Caratteristiche non pacchettizzate

Fedora Eclipse consente ad utenti non-root di far uso della funzionalità Update Manager per installare i plugin e le caratteristiche non pacchettizzate. Tali plugin sono installati nella home directory utente sotto la directory .eclipse. Si noti, comunque, che questi plugin non hanno parti compilate con GCJ associate e potrebbero perciò essere eseguiti più lentamente di quanto ci si aspetta.

14.1.2.2. Ambienti Java Runtime alternativi

Le JRE libere di Fedora non soddisfano tutti gli utenti, perciò Fedora permette l'installazione di JRE alternative. Esiste un avvertimento, comunque, sull'installazione di JRE proprietarie su macchine a 64-bit.

Le librerie JNI a 64-bit rilasciate per impostazione predefinita sui sistemi x86_64 in Fedora non funzionano su JRE proprietarie a 32-bit. In altre parole, non si deve provare ad eseguire i pacchetti Eclipse x86_64 di Fedora su una JRE Sun a 32-bit: falliscono in modi confusi. Si passi ad una JRE proprietaria a 64-bit, o si installi la versione a 32-bit dei pacchetti, se disponibili. Per installare una versione a 32-bit, usare il seguente comando:

yum install <package_name>.i386 

Allo stesso modo, le librerie JNI a 32-bit distribuite per impostazione predefinita sui sistemi ppc64 non funzioneranno con una JRE a 64-bit. Per installare la versione a 64-bit, usare il seguente comando:

yum install <package_name>.ppc64 

15. Sicurezza

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Questa sezione evidenzia vari aspetti di sicurezza di Fedora.

15.1. Sviluppi sulla sicurezza

Fedora continua a migliorare le sue molteplici caratteristiche di sicurezza.

15.2. Supporto per le password SHA-256 ed SHA-512

Il pacchetto glibc in Fedora 8 disponeva del supporto per le password con hashing SHA256 e SHA512, mentre in precedenza erano disponibili solo DES e MD5. Questi strumenti sono stati estesi in Fedora 9: l'hashing delle password con le funzioni hash SHA-256 e SHA-512 è ora supportato.

Per passare all'hashing delle password con funzioni SHA-256 o SHA-512 su un sistema installato, usare il comando authconfig --passalgo=sha256 --update o authconfig --passalgo=sha512 --update. In alternativa, per configurare il metodo di hashing è possibile utilizzare lo strumento GUI authconfig-gtk. Gli account esistenti non subiranno alcun effetto fino alla successiva modifica della password.

SHA-512 è utilizzato per impostazione predefinita nelle nuove installazioni. Altri algoritmi possono essere configurati solo per le installazioni kickstart, usando le opzioni --passalgo o --enablemd5 per il comando kickstart auth. Se l'installazione non usa kickstart, usare authconfig come descritto sopra, quindi cambiare la password dell'utente root e le password degli altri utenti creati dopo l'installazione.

Nuove opzioni sono ora disponibili in libuser, pam, e shadow-utils per supportare questi algoritmi di hashing delle password. Eseguendo authconfig queste opzioni verranno configurate automaticamente, perciò non è necessario modificarle manualmente.

  • Nuovi valori per l'opzione crypt_style, e le nuove opzioni hash_rounds_min e hash_rounds_max, sono ora supportate nella sezione [defaults] di /etc/libuser.conf. Fare riferimento alla pagina man di libuser.conf(5) per ulteriori dettagli.

  • Nuove opzioni, sha256, sha512 e rounds, sono ora supportate dal modulo PAM pam_unix. Fare riferimento alla pagina man pam_unix(8) per i dettagli.

  • Nuove opzioni, ENCRYPT_METHOD, SHA_CRYPT_MIN_ROUNDS e SHA_CRYPT_MAX_ROUNDS, sono ora supportate in /etc/login.defs. Fare riferimento alla pagina man login.defs(5) per i dettagli. Opzioni corrispondenti sono state aggiunte a chpasswd(8) e newusers(8).

15.3. FORTIFY_SOURCE esteso per coprire maggiori funzionalità

La protezione FORTIFY_SOURCE adesso copre asprintf, dprintf, vasprintf, vdprintf, obstack_printf e obstack_vprintf. Questo miglioramento è particolarmente utile per quelle applicazioni che usano la libreria glib2, in quanto diverse delle sue funzioni usano vasprintf.

15.4. Sviluppi su SELinux

Ora sono disponibili diversi ruoli, per permettere un controllo accessi finemente granulare:

  • guest_t non permette l'esecuzione di binari setuid, che fanno connessioni alla rete, o usano una GUI.

  • xguest_t non consente l'accesso alla rete ad eccezione di HTTP mediante un browser web, e non consente l'esecuzione dei binari setuid.

  • user_t è l'ideale per gli utenti d'ufficio: previene di diventare root mediante le applicazioni setuid.

  • staff_t è lo stesso di user_t, ad eccezione dell'accesso root mediante sudo che è consentito.

  • unconfined_t fornisce il pieno accesso, come quando non si utilizza SELinux.

Anche i plug-in del browser che usano nspluginwrapper, che è l'impostazione predefinita, adesso sono eseguiti in modo confinato.

15.5. Comportamento predefinito del Firewall

In Fedora 9, il comportamento predefinito del firewall è stato cambiato. Non ci sono porte aperte predefinite, ad eccezione di SSH (22), che è aperta da Anaconda.

15.6. Informazioni generali

Una introduzione generale alle molteplici caratteristiche di sicurezza in Fedora, lo status corrente e le policies, sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/Security.

15.7. SELinux

Le pagine del progetto SELinux contengono suggerimenti per la risoluzione dei problemi, spiegazioni, e puntatori a documentazione e riferimenti. Alcuni link utili:

15.8. Free IPA

Free IPA è un'installazione amministrata centralmente di identità, policy, ed audit.

Il programma di installazione del server IPA assume la presenza di un sistema relativamente pulito, per installare e configurare diversi servizi:

  • una istanza di Fedora Directory Server

  • KDC

  • Apache

  • ntpd

  • TurboGears

Diversi sforzi sono stati fatti per consentire di tornare alle impostazioni precedenti, ma non è possibile garantirne il successo. In modo similare lo strumento ipa-client-install sovrascrive le configurazioni PAM (/etc/pam.conf) e Kerberos (/etc/krb5.conf).

IPA non supporta altre istanze di Fedora Directory Server sulla stessa macchina durante l'installazione, anche se sono in funzione su altre porte. Per poter installare IPA, le altre istanze devono essere rimosse e IPA stesso ne può gestire la rimozione.

Non c'è attualmente alcun meccanismo di migrazione degli utenti esistenti in un IPA server.

Il server si auto configura per essere un client di se stesso. Se l'avvio di Directory Server o KDC fallisce in fase di boot, si dovrà avviare il sistema in single-user mode per poter risolvere il problema.

Per maggiori informazioni, fare riferimento alla seguente pagina web:

http://fedoraproject.org/wiki/Features/freeIPA

16. Java

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

16.1. OpenJDK

Fedora 9 include OpenJDK 6, un'implementazione Free Software della piattaforma Java, Standard Edition. OpenJDK 6 non è ancora compatibile con Java; ci sono lavori in atto per certificarlo.

Fedora seguirà la branca di Sun OpenJDK 6 stabile.

16.2. OpenJDK sostituisce IcedTea

I pacchetti OpenJDK 6, java-1.6.0-openjdk*, sostituiscono le loro controparti IcedTea, java-1.7.0-icedtea*. I pacchetti IcedTea di Fedora 8 seguivano la branca non stabile di OpenJDK 7, mentre i pacchetti java-1.6.0-openjdk* seguono la branca stabile OpenJDK 6. La decisione di sostituire OpenJDK 6 invece di IcedTea è stata fatta per diverse ragioni:

  • Sun ha sostituito la maggior parte delle cose per cui IcedTea forniva sostituti liberi da restrizioni. Per le restanti restrizioni, dei sostituti sono stati copiati dal progetto IcedTea.

  • Il mandato di IcedTea di unirsi il più possibile con OpenJDK, fa si che le differenze fra IcedTea ed OpenJDK diminuiscano nel tempo.

  • OpenJDK 6 è una branca stabile, mentre OpenJDK 7 è una versione non stabile, e non ci si aspetta venga rilasciata una versione stabile prima del 2009.

  • Sun ha licenziato il marchio OpenJDK per l'uso in Fedora.

  • Distribuendo sia OpenJDK 6 che IcedTea ci sarebbe stata confusione, e si sarebbe accresciuta la dimensione della distribuzione.

IcedTea continua a fornire il supporto autotools ( autoconf , automake , libtool , e così via), un interprete portabile per le architetture PowerPC e PowerPC 64-bit, supporto plugin, supporto Web Start, e le patch per integrare OpenJDK in Fedora. I sorgenti di IcedTea sono inclusi nell'SRPM java-1.6.0-openjdk.

Se IcedTea è già installato, il cambiamento di pacchetto non ha luogo automaticamente. I pacchetti relativi ad IcedTea basati su OpenJDK 7 devono essere prima rimossi, quindi i nuovi pacchetti OpenJDK 6 installati.

su -c "yum erase java-1.7.0-icedtea{,-plugin}"
su -c "yum install java-1.6.0-openjdk{,-plugin}"

16.3. Gestire le applet Java

Il pacchetto upstream OpenJDK non fornisce un plugin. I pacchetti Fedora OpenJDK includono un adattamento di gcjwebplugin, che esegue applet non verificate in modo sicuro nel browser web. Il pacchetto del plugin è java-1.6.0-openjdk-plugin.

  • L'adattamento gcjwebplugin non ha supporto per il bytecode-to-JavaScript bridge (LiveConnect). Le applet che si basano su questo bridge non funzioneranno. Supporto sperimentale per LiveConnect esiste nel repositorio IcedTea, ma non è pronto per la distribuzione in Fedora.

  • L'adattamento gcjwebplugin non supporta applet firmate. Le applet firmate saranno eseguite in modalità untrusted. Supporto sperimentale per le applet firmate è presente nel repositorio IcedTea, ma non è pronto per la distribuzione in Fedora.

  • La policy di sicurezza di gcjwebplugin può essere eccessivamente restrittiva. Per abilitare le applet inibite, eseguire firefox -g in una finestra terminale per vedere quale operazione viene negata, quindi attribuire il permesso per tale operazione nel file /usr/lib/jvm/java-1.6.0-openjdk-1.6.0.0/jre/lib/security/java.policy.

16.4. Gestire le applicazioni Web Start

L'upstream OpenJDK non fornisce supporto per Web Start. Supporto sperimentale per Web Start via NetX è presente nel repositorio IcedTea, ma non è pronto per la distribuzione in Fedora.

16.5. Fedora e JPackage

Fedora include molti pacchetti derivati dal JPackage Project. Questi pacchetti sono modificati in Fedora per rimuovere le dipendenze da software proprietario e far uso della caratteristica di compilazione di GCJ ahead-of-time. Usare i repositori Fedora per aggiornare questi pacchetti, od il repositorio JPackage per quei pacchetti non forniti da Fedora. Fare riferimento al sito web di JPackage per maggiori informazioni sul progetto ed il software che fornisce.

Un'incompatibilità fra Fedora e jpackage-utils di JPackage, che preveniva la sua installazione su Fedora, è stata risolta in questa versione.

[Avvertimento] Mescolare pacchetti di Fedora e JPackage

Verificare la compatibilità dei pacchetti prima di installare software dai repositori Fedora e JPackage sullo stesso sistema. Pacchetti incompatibili possono causare problemi complessi.

17. Servizi di sistema

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

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17.1. Upstart

Fedora 9 presenta il sistema di inizializzazione Upstart. Tutti gli init script di System V saranno eseguiti correttamente in modalità compatibile. Comunque, gli utenti che hanno fatto personalizzazioni al proprio file /etc/inittab dovranno migrare queste modifiche ad upstart. Per informazioni sul funzionamento di upstart, vedere le pagine man init(8) ed initctl(8). Per informazioni sulla scrittura degli script per upstart, leggere la pagina events(5), ed anche l'Upstart Getting Started Guide:

http://upstart.ubuntu.com/getting-started.html

17.2. NetworkManager

Fedora 9 presenta NetworkManager. NetworkManager 0.7 fornisce un supporto migliorato per la banda larga mobile, inclusi i dispositivi GSM e CDMA, ed ora supporta molteplici dispositivi ed il networking ad-hoc per la condivisione delle connessioni. Ora è abilitato per impostazione predefinita su tutte le installazioni. Quando si utilizza NetworkManager, si deve fare attenzione a quanto segue:

  • NetworkManager attualmente non supporta alcun tipo di dispositivo virtuale. Gli utenti che usano bridging, bonding, o VLAN debbono tornare al vecchio servizio di rete dopo la configurazione di queste interfacce.

  • NetworkManager avvia la rete in modo asincrono. Gli utenti che hanno applicazioni che richiedono che la rete sia pienamente inizializzata durante il boot dovranno impostare la variabile NETWORKWAIT in /etc/sysconfig/network. Si prega di inviare una segnalazione d'errore nei casi dove ciò sia necessario, affinché le applicazioni in questione possano essere corrette.

18. Multimedia

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Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Fedora include applicazioni per funzioni multimediali assortite, incluso ascolto, registrazione, ed editing. Pacchetti aggiuntivi sono disponibili attraverso il repositorio Fedora Package Collection. Per informazioni aggiuntive sul multimedia in Fedora, fare riferimento alla sezione Multimedia del sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org/wiki/Multimedia.

18.1. Lettori multimediali

L'installazione predefinita di Fedora include Rhythmbox e Totem per la riproduzione di contenuti multimediali. I repositori Fedora includono molti altri popolari pacchetti come XMMS ed amaroK di KDE. Sia GNOME che KDE posseggono una selezione di lettori che possono essere usati con una varietà di formati. Programmi aggiuntivi sono disponibili da terze parti per gestire altri formati.

Totem, il lettore video predefinito per GNOME, ha ora la capacità di cambiare i back-end di visualizzazione senza ricompilazione o cambio dei pacchetti. Per installare il back-end di xine, eseguire il seguente comando come root:

yum install totem-xine

Per eseguire una sola volta Totem con il back-end di xine, eseguire il seguente comando come root:

totem-backend -b xine totem

Per cambiare il back-end predefinito in xine per l'intero sistema, eseguire il seguente comando come root:

totem-backend -b xine

Durante l'uso del back-end xine, è possibile usare temporaneamente il back-end GStreamer. Per usare il back-end di GStreamer, eseguire il seguente comando come root:

totem-backend -b gstreamer

18.2. I formati Ogg e Xiph.Org Foundation

Fedora include il supporto completo per il formato per contenuti multimediali Ogg, peri formati audio Vorbis e Speex, per il video Theora, e il formato audio lossless FLAC. Questi formati liberamente distribuibili non sono ostacolati da brevetti o restrizioni di licenze. Questi forniscono potenti e flessibili alternative ai più popolari formati ristretti; il Fedora Project incoraggia l'uso di formati open source al posto di quelli ristretti. Per maggiori informazioni su questi formati e su come usarli, fare riferimento al sito web della Xiph.Org Foundation su http://www.xiph.org/.

18.3. MP3, DVD ed altri formati multimediali esclusi

Fedora non può includere il supporto per la riproduzione o la registrazione degli MP3 o dei DVD video. I formati MP3 sono brevettati, ed i proprietari non hanno fornito le necessarie licenze. I formati DVD sono brevettati ed equipaggiati con uno schema crittografico. I detentori dei brevetti non hanno fornito le licenze necessarie, ed il codice necessario a decifrare i dischi crittografati CSS potrebbe violare il Digital Millennium Copyright Act, una legge sul copyright degli Stati Uniti. Fedora esclude anche diverse applicazioni multimediali a causa di brevetti o restrizioni sulla licenza, inclusi il Flash Player di Adobe ed il Real Player di Real Media. Per maggiori informazioni su questo argomento, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ForbiddenItems.

Anche se possono essere disponibili altre opzioni MP3 per Fedora, Fluendo ora offre un plugin MP3 per GStreamer che è licenziato in modo appropriato per gli utenti finali. Questo plugin abilita il supporto MP3 nelle applicazioni che usano il framework GStreamer come backend. Non è possibile distribuire questo plugin con Fedora per motivi di licenza, ma esso offre una nuova soluzione per un vecchio problema. Per maggiori informazioni, fare riferimento alle pagine Installare il Plug-in MP3 Fluendo o Installare l'MP3 Plug-in con Codeina.

18.4. Authoring e masterizzazione di CD e DVD

I repositori Fedora includono una varietà di strumenti per gestire e masterizzare facilmente CD e DVD. Gli utenti GNOME possono masterizzare direttamente dal file manager Nautilus. Anche i repositori Fedora contengono software aggiuntivo per questi compiti, come brasero , gnomebaker, o k3b. Strumenti da console includono wodim, readom, genisoimage, ed altre popolari applicazioni.

18.5. Screencast

E' possibile usare Fedora per creare ed eseguire screencast, che sono registrazioni video di sessioni desktop, utilizzando tecnologie aperte. Fedora include istanbul, che crea screencast usando il formato video Theora e 'byzanz', che crea screencast come file GIF animati. Questi video possono essere visualizzati usando uno dei diversi lettori inclusi in Fedora. Questo è il modo preferibile di inviare screencast al Fedora Project sia per gli sviluppatori che per gli utenti finali. Per istruzioni più dettagliate, fare riferimento alla pagina ScreenCasting.

18.6. Supporto esteso mediante i plugin

Molti dei lettori multimediali in Fedora possono usare plugin per aggiungere il supporto ad altri formati multimediali e sistemi di output sonoro. Alcuni usano potenti backend come il pacchetto gstreamer, per gestire il supporto dei formati dei media e l'output sonoro. Fedora offre pacchetti di plugin per questi backend e per applicazioni individuali, e terze parti possono offrire plugin aggiuntivi per aggiungere ulteriori funzionalità.

19. Giochi ed intrattenimento

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Fedora fornisce una selezione di giochi di vario genere. Gli utenti possono installare un piccolo pacchetto di giochi per GNOME (chiamato gnome-games) e KDE (kdegames). Nei repositori, sono inoltre disponibili giochi aggiuntivi che spaziano nei maggiori generi.

Il sito web del Fedora Project presenta una sezione dedicata ai giochi che mostra i dettagli di molti dei giochi disponibili, incluse anteprime, ed istruzioni per l'installazione. Per maggiori informazioni fare riferimento a:

http://fedoraproject.org/wiki/Games

Per un elenco degli altri giochi disponibili per l'installazione, selezionare ApplicazioniAggiungi/Rimuovi Software, o mediante la linea di comando:

yum groupinfo "Games and Entertainment" 

Per ottenere aiuto sull'uso di yum per installare i pacchetti di giochi assortiti, fare riferimento alla guida disponibile su

http://docs.fedoraproject.org/yum/

20. Virtualizzazione

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

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La virtualizzazione in Fedora 9 ha subito notevoli modifiche e presenta nuove caratteristiche che migliorano il supporto per le piattaforme Xen e KVM.

20.1. Miglioramenti sull'integrazione del kernel

Il kernel Xen si basa ora sull'implementazione delle paravirt ops dal kernel upstream. In precedenza, il kernel Xen era creato da un forward-porting di parti di Xen dal kernel 2.6.18 nel kernel attuale Fedora. Questo compito era arduo ed estremamente laborioso, e permetteva di produrre kernel Xen meno aggiornati rispetto ai kernel regolari. L'inclusione delle paravirt ops rende ora questo processo non più necessario. Una volta che le paravirt ops saranno integrate nell'upstream, Xen non richiederà più un kernel dedicato.

Comunque, ora il kernel Xen manca del supporto Dom0. Un host/Dom0 Xen esistente dovrà continuare a girare su Fedora 8. Il supporto per Dom0 Xen tornerà ad essere aggiunto più tardi in Fedora 10.

I guest Linux pienamente virtualizzati ora hanno 3 possibili metodi di installazione:

  • Avvio PXE dalla rete.

  • CDROM / immagine ISO locale.

  • Installazione di rete di una distribuzione servita via FTP/HTTP/NFS.

Quest'ultimo permette installazioni automatizzate attraverso l'uso di file kickstart; pertanto i metodi di installazione di guest Xen HVM e KVM sono ora parificati.

Per ulteriori informazioni, fare riferimento a: http://fedoraproject.org/wiki/Features/XenFullvirtKernelBoot.

20.2. Migliorata gestione dello storage

In precedenza, in Fedora era stata introdotta la possibilità di gestire remotamente i domini guest esistenti, usando libvirt; ma non era possibile creare nuovi guest a causa del mancato supporto alla gestione dello storage. In Fedora 9, la nuova gestione dello storage consente di creare e cancellare volumi da un host remoto usando libvirt.

20.3. Integrazione PolicyKit

In precedenza, l'applicazione virt-manager veniva eseguita come root per gestire un hypervisor locale, ed usava consolehelper per autenticarsi da una sessione desktop. Eseguire applicazioni GTK come utente root non è mai buona norma. L'integrazione di PolicyKit ora permette di eseguire virt-manager come utente normale.

20.4. Migliorata autenticazione remota

In precedenza, Fedora ha introdotto il supporto per l'amministrazione remota sicura usando TLS/SSL, ed i certificati x509. Fedora 9 migliora le capacità di amministrazione remota aggiungendo il supporto per l'autenticazione mediante database di password, controller di dominio Kerberos, o sistemi di autenticazione basati su PAM. Questa caratteristica si applica a tutti gli strumenti che usano libvirt.

20.5. Altri miglioramenti

Fedora include anche i seguenti miglioramenti sulla virtualizzazione:

  • un nuovo strumento P2V, distribuito in formato Live CD, per convertire una installazione bare-metal in un guest virtuale

  • un nuovo strumento, xenner, per eseguire i kernel Xen-paravirtualizzati su KVM

  • driver-paravirtualizzati di storage e di rete per guest KVM

  • pieno supporto per il monitoraggio delle statistiche di rete e blocco di QEMU e KVM in libvirt e virt-top, parificando questa funzionalità in precedenza disponibile solo per i guests Xen

21. X Window System (Grafica)

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

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Questa sezione contiene informazioni relative all'implementazione del sistema X.org, distribuito con Fedora.

21.1. Avvio e spegnimento di X più veloce

Fedora 9 presenta un insieme di modifiche progettate per rendere più veloce l'avvio e lo spegnimento di X, e realizzare altri miglioramenti. Tutti i dettagli del progetto sono disponibili su questa pagina delle caratteristiche:

http://fedoraproject.org/wiki/Features/OneSecondX.

21.2. Cambiamenti della configurazione di X

Il server X, X.org 1.4.99 è stato modificato per determinare e configurare automaticamente gran parte dell'hardware, eliminando la necessità di modificare il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf. Il solo hardware configurato per impostazione predefinita nel file xorg.conf generato da Anaconda è:

  • il driver grafico, e

  • la mappa della tastiera

Tutti gli altri dispositivi hardware, come i monitor (sia LCD che CRT), i mouse USB e i touchpad, saranno rilevati e configurati automaticamente.

Il server X interroga il monitor collegato per ottenere la gamma di risoluzioni supportate, e tenta di agganciare la più elevata disponibile con il corretto aspect ratio per lo schermo. Impostare la risoluzione preferita in SistemaPreferenzeRisoluzione Schermo, e l'impostazione predefinita per il sistema in SistemaAmministrazioneSchermo.

Se il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf non è presente, X determinerà automaticamente anche il driver appropriato, ed assumerà un profilo di tastiera 105-key US.

In certe situazioni, è stato usato il driver evdev, ache quando il driver kbd era specificato in /etc/X11/xorg.conf. La rimozione del driver evdev ha causato errori ed avvertimenti simili ai seguenti:

(WW) Warning, couldn't open module evdev
(II) UnloadModule: "evdev"
(EE) Failed to load module "evdev" (module does not exist, 0)
(EE) No input driver matching `evdev'
[config/hal] NewInputDeviceRequest failed
(II) LoadModule: "evdev"

In Fedora 9, le impostazioni XKB sono lette da /etc/sysconfig/keyboard, che da agli utenti il corretto layout. Anche l'opzione KEYTABLE, configurata in /etc/sysconfig/keyboard, imposta il layout per X. Le variabili XKB_VARIANT e XKB_OPTIONS possono essere configurate per personalizzare XKB.

21.3. Driver video di terze parti

Fare riferimento alla pagina Xorg third-party drivers per le linee guida dettagliate sull'uso di driver video di terze parti.

22. Server database

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

22.1. MySQL

Fedora ora fornisce MySQL 5.0.51.a. Per un elenco delle migliorie fornite da questa versione, fare riferimento a http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/mysql-nutshell.html.

Per maggiori informazioni sull'aggiornamento dei database dalle versioni precedenti di MySQL, fare riferimento al sito web di MySQL su http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/upgrade.html.

22.1.1. Driver DBD

Il driver MySQL DBD è stato rilasciato sotto doppia licenza, ed i relativi problemi di licenza sono stati risolti (https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=222237). Il risultante pacchetto apr-util-mysql è ora incluso nei repositori software di Fedora.

22.2. PostgreSQL

Questa versione di Fedora include PostgreSQL 8.3.0. Per maggiori informazioni su questa nuova versione, fare riferimento a http://www.postgresql.org/docs/8.3/static/release-8-3.html.

[Importante] Aggiornare i databases

Prima di aggiornare un sistema Fedora esistente con un database PostgreSQL, potrebbe essere necessario seguire la procedura descritta su http://www.postgresql.org/docs/8.3/interactive/install-upgrading.html. Altrimenti i dati potrebbero essere non accessibili dalla nuova versione di PostgreSQL.

23. Internazionalizzazione (i18n)

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

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Questa sezione include informazioni relative al supporto delle lingue in Fedora.

23.1. Copertura delle lingue

Fedora presenta una certa varietà di software che è tradotta in molte lingue. Per un elenco delle lingue fare riferimento alle statistiche di traduzione per Anaconda, che è uno degli applicativi software principali in Fedora.

23.1.1. Installazione del supporto alle lingue

Per installare il supporto a lingue aggiuntive dal gruppo Lingua, usare ApplicazioniAggiungi/Rimuovi Software, od eseguire questo comando:

su -c "yum groupinstall lingua-support"

Nel comando precedente, lingua è una fra assamese, bengalese, cinese, gujarati, hindi, giapponese, kannada, coreano, malayalam, marathi, oriya, punjabi, sinhala, tamil, telegu, thailandese, e così via.

Gli utenti di SCIM che hanno eseguito l'aggiornamento di Fedora da versioni precedenti, debbono urgentemente eseguire l'installazione di scim-bridge-gtk. Questa applicazione lavora meglio con applicazioni di terze parti in C++ linkate con versioni precedenti di libstdc++.

Per aggiungere il supporto di SCIM ad un particolare linguaggio, installare scim-lang-LANG, dove LANG è uno fra assamese, bengali, cinese, dhivehi, farsi, gujarati, hindi, giapponese, kannada, coreano, latin, malayalam, marathi, oriya, punjabi, sinhalese, tamil, telugu, thailandese, o tibetano.

23.1.2. Transifex

Transifex è lo strumento online di Fedora per facilitare la contribuzione di traduzioni ai progetti ospitati nei più remoti e disparati sistemi di controllo di versione. Molti dei pacchetti principali usano Transifex per ricevere le traduzioni da numerosi contributori.

Attraverso una combinazione di nuovi strumenti web, una crescente comunità, e processi migliori, i traduttori possono ora contribuire direttamente ad ogni progetto principale attraverso un interfaccia Web orientata ai traduttori. Gli sviluppatori di progetti senza comunità di traduttori esistenti possono facilmente aggiungersi a quella stabile dei traduttori di Fedora. Di contro, i traduttori possono raggiungere numerosi progetti correlati a Fedora per contribuire facilmente alle traduzioni.

23.2. Font

I font per tutti le lingue disponibili sono installati per impostazione predefinita sul desktop per dare una buona copertura base di linguaggi. dejavu-fonts sostituisce dejavu-lgc-fonts come font di sistema predefinito.

23.2.1. Font cinesi

  • E' stato aggiunto il pacchetto wqy-zenkai-fonts.

23.2.2. Font indiani

  • E' stato aggiunto il pacchetto samyak-fonts.

  • E' stato aggiunto il pacchetto sarai-fonts.

  • Il pacchetto smc-fonts è stato aggiunto per Malayalam.

23.2.3. Font giapponesi

  • VLGothic-fonts è il nuovo font predefinito per il giapponese in Fedora 9. Il pacchetto presenta ora un sotto pacchetto VLGothic-fonts-proportional per la sua versione proporzionale.

23.2.4. Font nepali

  • E' stato aggiunto il pacchetto madan-fonts.

23.2.5. Font thailandesi

  • E' stato aggiunto il pacchetto thaifonts-scalable rendendo le font Thai TrueType disponibili in Fedora.

23.3. Metodi di input

Ora è possibile avviare e fermare i metodi di input nelle applicazioni GTK durante l'esecuzione grazie al nuovo framework imsettings. La variabile d'ambiente GTK_IM_MODULE non è più necessaria per impostazione predefinita ma può ancora essere utilizzata per prevaricare l'imsettings.

23.3.1. im-chooser

Con il nuovo imsettings framework, im-chooser può ora avviare ed arrestare dinamicamente l'uso dei metodi di input nel desktop GNOME.

I metodi di input partono per impostazione predefinita sui desktop che sono eseguiti in una localizzazione asiatica. L'elenco corrente è: as, bn, gu, hi, ja, kn, ko, ml, mr, ne, or, pa, si, ta, te, th, ur, vi, zh. Usare im-chooser via SistemaPreferenzePersonaleMetodi di input per abilitare o disabilitare l'uso del metodo di input nel desktop.

23.3.2. Tasti di scelta rapida SCIM

SCIM ha ora tasti di scelta rapida solo per i linguaggi asiatici come riportato nella seguente tabella:

Lingua

Tasti di scelta rapida di azione

Cinese

Ctrl-Spazio

Indiano

Ctrl-Spazio

Giapponese

Zenkaku_Hankaku, Alt-`, o Ctrl-Spazio

Coreano

Shift-Spazio, Hangul, o Ctrl-Spazio

Tabella 1. Tasti di scelta rapida


23.3.3. scim-python

Questa versione aggiunge il pacchetto scim-python, che permette lo sviluppo di Input Method Engines per SCIM in python.

23.3.4. scim-python-chinese

Il pacchetto scim-python include inoltre un sottopacchetto scim-python-pinyin che fornisce i metodi di input PinYin e ShuangPin per un input migliorato per il cinese semplificato. Il metodo di input PinYin sostituisce scim-pinyin come metodo di input predefinito per il cinese semplificato. Il pacchetto scim-python-xingma fornisce un certo numero di tavole per altri metodi di input cinesi.

24. Compatibilità con il passato

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

Fedora include librerie di sistema per la compatibilità con i software meno recenti. Queste librerie sono contenute nel gruppo di pacchetti Legacy Software Development (Sviluppo di software legacy, antiquato) che per impostazione predefinita non viene installato. Gli utenti che necessitano di queste funzionalità possono selezionare questo gruppo durante l'installazione o dopo che il processo d'installazione è stato completato. Per installare il gruppo di pacchetti su un sistema Fedora, usare ApplicazioniAggiungi/Rimuovi Software o immettere il seguente comando in una finestra di terminale:

su -c "yum groupinstall 'Legacy Software Development'"

Immettere la password di root quando richiesta.

24.1. Compatibilità del compilatore

Il pacchetto compat-gcc-34 è stato incluso in questa versione per ragioni di compatibilità:

https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-list/2006-August/msg00409.html

24.2. Librerie / Piattaforma di sviluppo KDE 3

Fedora integra ora KDE 4.0, e non contiene più KDE 3 come ambiente desktop completo. Fedora fornisce i seguenti pacchetti di librerie KDE 3.5 per eseguire e compilare le numerose applicazioni basate su KDE 3 esistenti:

  • qt3, qt3-devel (ed altri pacchetti qt3-*): Qt 3.3.8b

  • kdelibs3, kdelibs3-devel: librerie KDE 3

  • kdebase3, kdebase3-devel: file principali di KDE 3 necessari per alcune applicazioni

Inoltre, Fedora offre un pacchetto kdegames3 che include giochi non ancora portati a KDE 4, ed una versione KDE 3 di libkdegames richiesta da alcuni giochi KDE 3 di terze parti.

Inoltre, il pacchetto KDE 4 kdebase-runtime, che fornisce khelpcenter, imposta anche khelpcenter come servizio per le applicazioni KDE 3, affinché l'aiuto nelle applicazioni KDE 3 possa funzionare. La versione KDE 3 di khelpcenter non viene più distribuita, e al suo posto viene utilizzata la versione KDE 4.

Questi pacchetti sono disegnati per:

  • conformarsi con Filesystem Hierarchy Standard (FHS), e

  • assicurare l'installazione parallela con KDE 4, inclusi i pacchetti -devel.

Per poter ottenere questo obiettivo, i componenti del Fedora KDE SIG (Special Interest Group) hanno fatto due modifiche ai pacchetti kdelibs-develdi KDE 4:

  • I symlink alle librerie sono installati in /usr/lib/kde4/devel o /usr/lib64/kde4/devel, a seconda dell'architettura del sistema.

  • Gli strumenti kconfig_compiler e makekdewidgets sono stati rinominati rispettivamente in kconfig_compiler4 e makekdewidgets4.

Queste modifiche sono completamente trasparenti per la maggior parte delle applicazioni KDE 4 compilate con cmake, poiché FindKDE4Internal.cmake è stato modificato in accordo con esse. Il Fedora KDE SIG ha applicato questi cambiamenti al pacchetto kdelibs-devel di KDE 4 invece di kdelibs3-devel, perché KDE 4 salva queste posizioni in un luogo centralizzato, mentre le applicazioni KDE 3 di solito contengono copie hardcoded dei percorsi di ricerca delle librerie e dei nomi degli eseguibili.

Notare che kdebase3 non include quanto segue:

  • Un desktop KDE 3 completo (workspace) che può essere usato al posto di KDE 4; in particolare, le versioni KDE 3 di KWin, KDesktop, Kicker, KSplash e KControl non sono incluse.

  • Le versioni KDE 3 delle applicazioni kdebase come Konqueror e KWrite, che sono ridondanti con le versioni KDE 4 e vanno in conflitto con esse.

  • La libreria libkdecorations richiesta per le decorazioni di finestre KWin 3, poiché queste decorazioni di finestra non possono essere utilizzate nella versione KDE 4 di KWin.

  • La libreria libkickermain necessaria per alcune applet di Kicker, poiché Kicker non è incluso in Fedora 9, e quindi queste applet non possono essere utilizzate.

[Attenzione] Lo sviluppo verso le vecchie API è sconsigliato

Come per qualsiasi libreria di compatibilità col passato, sviluppare nuovo software sulle vecchie API è fortemente sconsigliato.

25. Cambiamenti nei pacchetti

Per un elenco dei pacchetti che sono stati aggiornati dalla versione precedente, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/PackageChanges/UpdatedPackages. E' inoltre possibile trovare una comparazione dei pacchetti principali fra tutte le versioni di Fedora su http://distrowatch.com/fedora.

26. Fedora Project

L'obiettivo del progetto Fedora è di lavorare con la comunità Linux per creare un sistema operativo completo e general-purpose costituito esclusivamente da software open source. Il Fedora Project è gestito dalle stesse persone che vi contribuiscono. Se si desidera partecipare al progetto, come tester, sviluppatore, documentatore o traduttore, fare riferimento a http://fedoraproject.org/join-fedora.html per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione dedicati agli utenti e ai collaboratori di Fedora, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.

Il Fedora Project è gestito dagli stessi individui che vi contribuiscono. Come tester, sviluppatore, documentatore o traduttore, potete fare la differenza! Vedere http://fedoraproject.org/wiki/Join per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione per gli utenti ed i collaboratori di Fedora, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.

Oltre al sito, sono disponibili le seguenti mailing list:

Per iscriversi ad una di queste liste, spedire un email con la parola "subscribe" nell'oggetto a <listname>-request, dove <listname> è uno dei sopraelencati nomi di liste. In alternativa, è possibile iscriversi alle Fedora mailing list attraverso l'interfaccia web disponibile su http://www.redhat.com/mailman/listinfo/.

Il Fedora Project include anche diversi canali IRC (Internet Relay Chat). IRC è una forma di comunicazione real-time, basata su testo, simile alla messaggistica istantanea. Con essa, è possibile avere conversazioni con più persone contemporaneamente in un canale aperto o chattare privatamente con qualcunon un canale privato. Per parlare ad altri partecipanti del Fedora Project via IRC, si deve accedere alla rete IRC Freenode. Fare riferimento al sito web Freenode su http://www.freenode.net/ per maggiori informazioni.

I partecipanti del Fedora Project frequentano il canale #fedora sulla rete Freenode, mentre gli sviluppatori del Fedora Project si possono spesso trovare sul canale #fedora-devel. Alcuni dei progetti più grandi possono anche avere i propri canali; queste informazioni si possono trovare sulle pagine web per il progetto, e su http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.

Per poter parlare sul canale #fedora, è necessario registrare un nickname o nick. Si riceveranno istruzioni digitando il comando /join sul canale.

[Nota] Canali IRC

Il Fedora Project e Red Hat non hanno controllo sui canali IRC del Fedora Project o sui loro contenuti.

27. Colophon

Per come intendiamo il termine, colophon significa:

  • un modo per riconoscere i contributori e nel contempo attribuire le responsabilità, e

  • spiegare gli strumenti ed i metodi di produzione.

27.1. Contributori

... e molti altri traduttori. Fare riferimento alla versione web di queste note per i traduttori aggiunti successivamente al rilascio:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

27.2. Metodi di produzione

I documentatori producono le note di rilascio direttamente sulla Wiki del Fedora Project; collaborano con altri esperti del settore, durante la fase di test release di Fedora, per spiegare le migliorie e i cambiamenti più importanti. La squadra editoriale assicura la consistenza e la qualità dei documenti, e porta il materiale della Wiki al formato XML DocBook in un repositorio di controllo delle revisioni. A questo punto, le squadre dei traduttori producono le versioni delle note di rilascio per le altre lingue, che vengono quindi rese accessibili al pubblico di massa come parte di Fedora. Infine la squadra di pubblicazione le rende disponibili sul Web, aggiornandole con le successive correzioni.